Il piccolo siriano è rimasto ferito gravemente dopo un bombardamento a Goutha. La sua foto è diventata un simbolo e ha innescato una campagna virale. Ma oltre alla solidarietà servono aiuti concreti per una popolazione sotto assedio. Che muore di fame, di bombe e di malattia
Doveva andare alle Olimpiadi ma è senza permesso di lavoro e lo hanno arrestato. Per rispedirlo in Nigeria dove non c'è nessuno ad attenderlo. Una storia che dimostra la crudeltà delle regole d'immigrazione
Il 21 dicembre si vota per le regionali. Due blocchi contrapposti: gli indipendentisti, in liste diverse, e i costituzionalisti. La sinistra di Ada Colau appoggiata da Podemos potrebbe essere l’ago della bilancia. Ma dopo il referendum di ottobre nella società si è creata una frattura difficile da sanare
Aveva 35 anni e rientrava in un programma di protezione ma non è servito a nulla. Vietato indagare sui cartelli della droga. Secondo l'ultimo rapporto di Reporters sans frontière nel Paese centroamericano chi fa informazione muore come nella Siria in guerra
Dopo la condanna dell'ex vice presidente del Congo Jean Pierre Bemba per i crimini commessi dai militari nel 2002 e 2003, si attende la decisione della Corte penale internazionale sulle riparazioni alle vittime. Ma le violenze sessuali non sono finite e le vittime sono avvolte nel silenzio
Migranti, il Tribunale permanente dei popoli condanna l’Unione europea per le continue violazioni dei diritti umani
Giorgio Saracino -
Si è conclusa a Palermo la due giorni in cui il "Tribunale" fondato da Lelio Basso ha fatto luce sulle responsabilità e le cause delle migliaia di morti in mare durante il viaggio verso le coste europee. Una strage silenziosa in palese violazione dei diritti dei migranti
I missili della coalizione saudita colpiscono in un zona rurale durante i festeggiamenti di nozze. Non vengono risparmiati gli edifici civili come scuole o alberghi. È la crisi più grave secondo l'Onu: alle vittime per le bombe si aggiungono quelle per fame e per le epidemie
«La Dichiarazione universale dei diritti umani afferma che tutti nasciamo liberi. Gli Stati europei l’hanno firmata ma non ci hanno creduto neanche per un istante. Altrimenti oggi non ci sarebbero così tanti uomini in catene», denuncia la filosofa ungherese Ágnes Heller
Svezia, l’anonima nonnina che affronta i neonazisti al supermercato a colpi di carrello
Left Redazione -
La nuova eroina antifascista scandinava ha ottanta anni, fa la spesa tutti i giorni da sola e gli svedesi l'hanno conosciuta con un video virale che il giornalista del quotidiano di sinistra Etc ha condiviso...
Il 14 dicembre 1995, a Parigi, venivano firmati gli Accordi di Dayton, formalizzati nell’Ohio (Usa) neanche un mese prima.
Gli Accordi – che, tra le altre cose, riconoscevano l’intangibilità delle frontiere – mettevano fine formalmente (nella...













