Parla Hisyar Ozsoy, vice copresidente e portavoce di Hdp, il partito turco di opposizione, represso brutalmente dal presidente Erdoğan
Le parole, i libri, l’impegno della reporter assassinata nel 2006 oggi sono attuali più che mai, dopo l’aggressione di Putin all’Ucraina che richiama alla memoria quella contro la Cecenia, per i cui diritti la giornalista si spese fino all’ultimo
«Il nostro giornale, la Novaja gazeta, ha sospeso le pubblicazioni. Ma si continua a lavorare per il futuro, preparando ampi fascicoli e inchieste pronte per quando torneremo ad uscire» racconta a Left la reporter russa Zoja Svetova. «La Russia odierna - dice - somiglia molto all’Unione Sovietica»
«La libertà di espressione è parte integrante della rivoluzione», dice la regista curda che fa parte di un gruppo di cineasti attivo dal 2015. Ecco il racconto di un impegno collettivo, culturale e politico, ogni giorno sotto la minaccia di Erdoğan
Pur di entrare nella Nato, Svezia e Finlandia sono disposte a violare i principi fondamentali dell’Unione europea siglando un accordo con Ankara che prevede la possibilità di estradare i rifugiati politici curdi in Turchia
Nel giro di pochi mesi il grande progetto dell’Unione europea di una confederazione di Stati liberi, impegnati a non ripetere le guerre mondiali del ’900, è stato sopraffatto dal nuovo disegno bellico della Nato

Pericolo Nato

In un trentennio di belligeranza e di allargamento l’Alleanza ha fatto a pezzi il diritto internazionale, rilanciato la sua piattaforma militare globale, avviato una nuova guerra fredda e trainato la corsa agli armamenti. E oggi presenta il conto ai cittadini dei Paesi membri
Il climate change, non governato, provoca tensioni e conflitti per accaparrarsi le risorse che stanno sparendo. Mentre la distruzione provocata dalle guerre, a sua volta, genera inquinamento e degrado naturale. È un circolo vizioso che va rotto, una volta per tutte
Molti hanno sperato che la Cina svolgesse un ruolo di mediazione fra Ucraina e Russia, ma questo non è accaduto nei modi plateali che potevamo immaginare. La guerra ha spinto Xi ad accelerare enormemente il proprio attivismo a livello internazionale, secondo logiche e dinamiche tipicamente cinesi. Che meriterebbero molta più attenzione
La partecipazione, per la prima volta, alla conferenza per la pace nel Corno d’Africa testimonia la determinazione di Pechino ad abbandonare la tradizionale strategia del “basso profilo” in politica estera