Un membro della commissione 9/11 chiede di desecretare 28 pagine che contengono informazioni relative al coinvolgimento di funzionari di Riad nel sostegno alla rete di al Qaeda che organizzò gli attentati alle Torri gemelle. E rivela di un braccio di ferro sulla questione tra i commissari. Obama ha annunciato una decisione a breve termine
La maggioranza dei senatori in Brasile ha annunciato di voler votare per destituire il presidente Dilma Rousseff.
Il direttore di Left racconta cosa trovate nel nuovo numero
Dopo le unioni, il governo, al Senato pone l’ennesima fiducia sull’ennesimo decreto scuola. Ma il caso politico si apre su Human Technopole, il costoso progetto per il dopo Expo. E anche Napolitano sposa i dubbi della senatrice Elena Cattaneo
Gli alfaniani devono addirittura mostrarsi contenti, perché salvo qualche deputato come Paola Binetti, e alla fine votano disciplinati. Le associazioni del Family day non gradiscono e promettono "vendetta" anche sul referendum costituzionale. La sinistra continua a chiedere un matrimonio gay ma si spacca tra chi vota la legge (Si) e chi si astiene (Possibile)
I video di Left sulle amministrative. Siamo andati nelle principali città italiane al voto per sapere cosa ne pensano i cittadini e quali sono i problemi che dovrà risolvere il nuovo sindaco. In questo video l'opinione dei milanesi sulla loro Milano.
Tale e quale al Jobs act. La loi El Khomri in Francia verrà imposta per decreto dal governo. Niente dibattito in Parlamento, aggirando così l'opposizione. Mentre in Italia la riforma del lavoro mostra già le prime crepe
Superate le pregiudiziali di Lega e Meloni, la Camera approverà le unioni civili. Si poteva fare senza, ma il governo pone lo stesso la fiducia, tra le proteste delle opposizioni. Preparandoci ad affrontare un referendum, è Marchini però che si prende la scena: «Da sindaco», dice, «non celebrerò unioni gay»
La stagione degli incendi si è allungata e con El Niño, quest'anno le cose sono peggiorate. L'incendio ha messo in ginocchio l'industria del petrolio estratto da sabbie bituminose, che il nuovo governo guidato da Trudeau vorrebbe ridimensionare
Werner Faymann
«È in gioco tanto, è in gioco l'Austria» ha detto il cancelliere nel rassegnare le dimissioni. Che giungono a 13 giorni dal ballottaggio per le presidenziali: per la prima volta non sono in partita né i socialdemocratici né i popolari, ma la sfida è tra destra anti-immigrati e verdi