I ragazzi dell’Unione degli studenti hanno diverse idee per riaprire le scuole in sicurezza ma le istituzioni non li considerano. E a chi condanna un’intera generazione di “discotecari irresponsabili” replicano: «Dateci spazi per una socialità diversa»
Innovare i modelli pedagogici, migliorare l’apprendimento e la crescita culturale delle giovani generazioni per rafforzare il contributo del capitale umano allo sviluppo del Paese. La sfida del nuovo anno scolastico richiede un approccio strutturale, non solo per garantire la riapertura in sicurezza
Tra due settimane la campanella suonerà l’inizio di un nuovo anno scolastico, il più difficile nella storia recente. Niente è più come prima, niente può tornare ad essere come prima del lockdown perché ora dobbiamo...
Eccoci qua. Mi era capitato qualche settimana fa, eravamo ancora in pieno periodo vacanziero a ricordarmi che saremmo arrivati in ritardo con le aperture delle scuole. Era scritto, del resto: nei molti mesi che ci...
La triste primavera senza scuola in presenza ha accentuato disuguaglianze e discriminazioni. La dispersione è risalita al 14% e siamo tra gli ultimi in Europa quanto a iscritti all’Università. Per chi crede alla scuola come luogo di costruzione culturale e di nascita di nuove idee, questa crisi impone di pensare e di dar vita a sperimentazioni radicali
Delle discoteche forse possiamo fare a meno. Non ce ne vogliano i gestori. Ma delle scuole no. Il diritto allo studio e alla conoscenza è prioritario. La scuola è in debito con i ragazzi che,...
Il punto è sempre lo stesso: rifiutare la complessità, sempre, comunque, ostinarsi a banalizzare tutto, sempre, comunque, trovare particolari da rivendere come se fossero la fotografia del tutto e soprattutto, come nei peggiori trucchi, trovare...
Selezioni pilotate, ritagliate su misura per chi dovrà vincerle. In spregio ad ogni principio democratico. Sono svariate le storie di ordinario clientelismo negli atenei italiani. Un crimine col quale viene rubato il futuro di un’intera generazione di giovani. E del Paese
I dati dell'Osservatorio giovani commentati dal curatore scientifico. Il quadro dell'indagine compiuta durante il lockdown è allarmante. E preoccupa il numero dei Neet, cioè i ragazzi che non studiano, non lavorano e non sono impegnati nella formazione
Pestilenze, carestie ed epidemie hanno sempre alimentato caccia alle streghe e deliri collettivi. Oggi sono fomentati dalle facce bifronti di chi prima dice che non è successo niente e poi indica nei ragazzi e nei migranti i nuovi untori, impedendo di cogliere la verità delle cose