La legge di bilancio non prevede risorse per il rinnovo del contratto, né per stabilizzare i precari e nemmeno per ridurre le classi numerose. Contempla invece un “fondo dedizione nell’insegnamento”. Ecco perché si è arrivati allo sciopero generale del 10 dicembre
La chiusura delle scuole e di molte attività ricreative durante la pandemia avrà effetti di lungo periodo sulla dispersione scolastica e sull’aumento delle disuguaglianze. Servono in breve tempo seri investimenti nelle politiche di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro
Saper scrivere aiuta a essere cittadini e non sudditi. La scrittura è uno strumento di conoscenza imprescindibile dicono Giulio Ferroni, Franco Lorenzoni, Massimo Baldacci e Paolo Di Paolo. Anche per questo non va eliminata la prova scritta all’esame di Stato
Il sottofinanziamento dell’istruzione in Italia è ormai endemico da anni. L’università pubblica, solo per fare un esempio, avrebbe bisogno di 30mila nuove assunzioni. Ma i soldi dell’Ue per la formazione rischiano di finire nelle tasche dei privati
Genitori, studenti, insegnanti e cittadini sono mobilitati a Bari per la “Carlo Del Prete”, un istituto scolastico storico, spazioso e accogliente, che in nome dell’autonomia scolastica si vorrebbe destinare ad altri usi
Mentre le lezioni stanno per iniziare, tra le diseguaglianze acuite dalla pandemia e l’incognita Dad, il linguista Luca Serianni riflette su come innovare l’insegnamento. A partire dall’italiano, «con un’apertura ad altri ambiti, non solo a quello letterario»
La presenza, in alcuni casi pervasiva, della famiglia, può condizionare il rapporto docenti-alunni. Si tratta di un fenomeno da non sottovalutare e che gli adulti possono “gestire” migliorando la comunicazione, la cooperazione e il rispetto dei reciproci spazi
Il repertorio dei luoghi comuni sul sistema scolastico non comprende i contenuti, le idee, la qualità del dialogo formativo. Per dare agli studenti risposte alte, l’unica strada è agire contemporaneamente sui tre vasi comunicanti: scuola, società e democrazia
Dopo decenni in cui l’istruzione pubblica è stata progressivamente dequalificata a favore delle scuole private e cattoliche e gli insegnanti sempre più precarizzati, c’è l’esigenza che la scuola diventi il luogo di integrazione sociale, di pluralismo e di democrazia
La faglia aperta dalla pandemia nel realismo neoliberista può richiudersi velocemente con una ristrutturazione capitalista dell’istruzione. Il ministro Bianchi già parla di coinvolgere sempre più le imprese. È il momento che le “cattive maestre” prendano parola