Un libro anche godibile e utile ma non è un vero romanzo, benché si proponga come tale. È tante altre cose: una “Bustina di Minerva” dilatata oltre 200 pagine, un repertorio di argute boutade, un manualetto sulle regole tacite del giornalismo.
The Sandman è stata l'opera con la quale lo scrittore Neil Gaiman si è fatto strada e poi affermato nel pantheon dei migliori autori di fumetti americani, prendendo parte a quella che venne definita la British invasion dei Comics. A venticinque anni di distanza la DC comics decide di omaggiare una delle sue pubblicazioni più importanti.
Paolo Restuccia ha inventato un bel personaggio, lievemente anacronistico ma del tutto credibile, per il suo "La strategia del tango" (Gaffi): Ettore Galimberti. Inserito in una intricata vicenda che ricorda i b-movie poliziotteschi degli anni 70.
Giordano di Andrea Caterini (Fazi) è un romanzo concentrato, duro, riflessivo, che concede pochissimo alla fiction, ad una narratività distesa e rotonda. Leggendolo mi chiedevo se non funzionasse meglio come testo teatrale, come una specie di monologo recitato in seconda persona.
Homo comfort di Stefano Boni (Eleuthera), ritratto puntuale del nuovo tipo umano e delle facoltà sensoriali che ha perso con il "progresso”, tra i titoli recenti che configurano un felice rilancio del pensiero anarchico.
Giuseppe Antonelli in Comunque anche Leopardi diceva le parolacce (Mondadori) combatte il perbenismo lessicale e ci libera da alcuni luoghi comuni: non è vero che il congiuntivo sia in estinzione, né che gli anglicismi minaccino davvero la nostra lingua. Il punto e virgola arretra, però è in espansione la punteggiatura espressiva.
La recensione dell'ultimo libro di Roberto Ippolito, dove la realtà che non vediamo siamo noi stessi, allergici alle regole, e nient’affatto geniali.
La recensione dell'ultimo libro di Nicola Lagioia, La ferocia, che completa una trilogia sulla grande “mutazione”dei nostri anni.