Il silenzio dell’Europa, che liquida la vicenda come affare interno alla Spagna, è deprecabile e pericoloso. Si tratta di un segno di debolezza delle istituzioni europee, non di forza, e contribuisce alla radicalizzazione del conflitto anziché alla sua risoluzione.
«Ora basta!». Tornano le Pantere con un libro-manifesto per ricostruire la politica contro le destre e i populismi
Sara Capolungo -
È firmato The Panters ed è un libro collettivo scritto dagli ex studenti toscani del movimento dell'89-90. Una presa di posizione per far ripartire la politica a sinistra e opposizione contro le destre. Come Forza Nuova che il 23 marzo vuole sfilare a Prato
Ritratti di un’umanità ferita, lesa, annullata. Danio Manfredini se ne fa portavoce a teatro, misurando sapientemente ogni gesto, ogni parola
Era il 2001. Il volto di Tajani, all’epoca della sua candidatura a sindaco di Roma, sulla lavagna di un’aula di Architettura dove, ironia del caso, s’insegnava proprio Storia, apparve come un ritratto composto da due sole parti anatomiche accompagnate dalla didascalia: il nulla fra due orecchie
Viene dal Texas, incentra la sua campagna elettorale sul clima e preoccupa i suoi avversari, compreso Bernie Sanders. C'è anche chi lo paragona a John Fitzgerald Kennedy. Ecco chi è il nuovo sfidante Robert Francis O’Rourke, detto “Beto”
È il tema dell'incontro governo sindacati in programma il 20 marzo. Ma potrebbe essere un'insidia per i lavoratori. Lo spiega Salvo Leonardi della Fondazione Di Vittorio: «Il rischio è che si apra una voragine, che i datori potrebbero non avere più interesse ad applicare i loro Ccnl»
Il 15 marzo in tutto il mondo hanno gridato agli adulti l'ingiustizia dei meccanismi produttivi
«Sono 5milioni e 200 mila gli immigrati che vivono in Italia. Sono integrati e non sono certo motivo di allarme sociale» dice Luigi Manconi presidente dell’Unar, promotore di un festival «che mostra la vitalità, la creatività e l’elaborazione culturale delle nuove generazioni»
Shuhada Street era il cuore della città vecchia con la stazione dei bus, il mercato e centinaia di negozi. Da vent’anni è tutto perso, dicono Ahmad, Jannat e altri giovani del posto. Botteghe chiuse per ordine israeliano, case occupate dai coloni e blocchi stradali che impediscono il passaggio
Alle elezioni di fine febbraio, che hanno riconfermato il presidente Buhari, il grande Paese africano ha affrontato un importante test di democrazia. Grande affluenza e molte candidature femminili. Ma criminalità e terrorismo islamico continuano a seminare violenza. Contro cui gruppi di attiviste si battono ogni giorno













