Quella che si prepara per le elezioni europee del 26 maggio 2019 è una partita difficilissima. La sinistra non solo è divisa, ma appare afona, incapace di fare opposizione e di articolare una proposta politica...
In vista delle europee, Salvini, Orbán e Bannon ad oggi hanno gioco facile. Perché manca un’unione politica. Per offrire un’alternativa, a partire dalla questione migratoria, la sinistra deve gettare le basi anzitutto di un’altra Europa centrata sulla libertà di movimento
Amministrazioni locali, organizzazioni, cittadini. Si moltiplicano gli atti di disobbedienza civile al decreto Sicurezza che ha gettato per strada da un giorno all’altro migliaia di stranieri, minori compresi. L’avvocato Alessandra Ballerini: «Chi comanda ha paura di chi sa difendersi»
Sì, è vero, ancora una volta ci sono due navi in mezzo al mare, per l'esattezza le navi Sea-Watch e Sea-Eye, che hanno raccolto 49 persone (tra cui quattro bambini e almeno sei donne) e che...
Non solo Riace Nobel per la pace, tutte le lotte del 2019 contro la politica dei muri e dei porti chiusi
Stefano Galieni -
Nell'anno delle europee, la ricostruzione di un tessuto politico e sociale antinazionalista adeguato alla sfida è un compito estremamente arduo. Ma improcrastinabile
Una proposta di legge in materia di tutela dei centri storici è il tema del colloquio tra l'archeologa Maria Pia Guermandi e l'urbanista Vezio De Lucia
Ha parlato di «buoni sentimenti» e di «valori positivi», ha spiegato che vivere in una comunità significa «condividere valori, prospettive, diritti e doveri» e immaginarsi in un «destino comune». Ha riesumato anche il rispetto, quello...
Gao Xingjian, premio Nobel per la letteratura, autore dal linguaggio pluridisciplinare, lancia un appello: «Gli intellettuali non possono cambiare il mondo ma possono creare opere universali che poi incidono nel cambiamento della società»
«Fondamentalismo e imperialismo sono alla base del disastro afghano. In Europa ne vedete i risultati con l’arrivo dei tanti rifugiati» dice l’attivista ed ex parlamentare a Kabul, Malalai Joya, che denuncia gli affari sporchi dell’Occidente con i signori della guerra. Nemica giurata dei talebani non è mai fuggita dalla sua terra
«Ogni mattino, quando mi risveglio ancora sotto la cappa del cielo, sento che per me è capodanno. Perciò odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un’azienda commerciale col...












