Di sinistra o "trasversali"? Ci eravamo chiesti alla vigilia di questo congresso. Alla fine ha vinto la linea di Pablo Iglesias. «Un mandato di unità e umiltà», la definisce così la sua rielezione a segretario generale del partito
Il pugno chiuso di Pablo Iglesias e le dita a V di Íñigo Errejón. Dietro i due gesti, due visioni della politica che si confrontano al secondo congresso di Podemos. Due anni e cinque milioni di...
Due sono le notizie di giornata che danno ulteriore senso alla copertina con cui saremo in edicola da sabato 11 febbraio, “Liberi tutti”, con il Pd rappresentato come una gabbia da cui fuggire alla svelta, perché anche il congresso che Renzi concederà difficilmente, temiamo, potrà aprire una fase nuova (nuova veramente: non solo per i toni della comunicazione)
In 99 pagine depositate le motivazioni della sentenza del 25 gennaio che aveva bocciato (a metà) la "legge elettorale migliore del mondo" secondo l'ex premier Renzi. Ecco cosa dicono i giudici
Massimo D'Alema frena gli entusiasmi nati solo due settimane fa: «L’obiettivo resta la discontinuità con la stagione renziana», dice, ma per «un rinnovato Pd», «una grande lista aperta che possa aspirare ad avere molti voti». Renzi, d'altronde, si è convinto sulla necessità di fare il congresso, che tanto vincerà. Abbiamo dunque fatto bene noi a strillare in copertina che no, basta, bisogna dire "liberi tutti". E guardare altrove
Le parole trafugate a Berdini sono solo l'ultimo episodio di una serie lunga. Giornalismo e politica cambiano con la tecnologia e chi vuol fare politica deve attrezzarsi. Anche se non è necessariamente un bene.
Il ministro ha annunciato alcune novità rispetto al Piano del Viminale sul contrasto all’immigrazione irregolare. Eccole. I tempi? Rapidi, rapidissimi. Entro febbraio potrebbe essere tutto operativo.
Si è dovuto scusare, il dispiaciutossimo Berdini, ma ora che è uscito l'audio la sua già timida smentita rischia di non bastare. Con la sindaca già in crisi il rapporto si è rotto
Berdini ha smentito il colloquio pubblicato da La Stampa (non risparmiando insulti al giornalista, che avrebbe origliato una conversazione privata e gli avrebbe attribuito parole non sue). Ma del "raggio magico", in effetti, parla male da sempre. Ecco cosa dice e perché però (finora) non ha mai pensato alle dimissioni
Alla fine ci è cascato anche Michele Emiliano, l'ultimo aspirante anti-Renzi, in un PD in cui si invoca il congresso per l'occultamento del Matteo segretario senza capire bene poi cosa cambierebbe davvero: dice Emiliano, in...