Matteo Renzi in televisione, alla chiusura dei seggi, è apparso con tutta la ferocia di chi per governare ha bisogno di nutrire il proprio risentimento
Esplode la primavera, ma un vento gelido soffia su Palazzo Chigi. Renzi ripete che sul referendum costituzionale si gioca la testa e, alla Camera, le opposizioni lo lasciano solo. Il presidente della Consulta lo corregge e dice che si deve votare al referendum di domenica; anche Mattarella fa sapere, sottovoce, che andrà alle urne. Così, se il 17 aprile il quorum dovesse mancare, la scarsa partecipazione sarebbe colpa del premier e se invece il referendum avesse ragione, il suo successo sarebbe una sconfitta
Il primo ministro della Vallonia, Paul Magnette annuncia: la mia regione non concederà al governo federale i poteri per firmare l'accordo di libero scambio tra il Canada e l'Unione europea, Ceta
Casaleggio è l’uomo della democrazia diretta, senza delega. Ma anche quello che a fine anno distribuisce dividendi grazie a un uso commerciale della Rete
L'ex presidente rilascia un'intervista a Repubblica per dirci che lui il giorno del referendum sarà in gita e rivendica il diritto di non votare. Un ex Presidente della Repubblica: un po' come se un vegano aprisse una catena di macellerie
Non c’è bisogno di fare esposti ma piuttosto sarebbe il caso che Delrio ci spieghi o semplicemente si scusi. Niente di così terribilmente articolato, nessun complotto: talvolta si può essere inopportuni anche senza essere indagati
Non c'entra nulla il tifo, la posizione politica, l'essere turboinnovatori spinti o conservatori e non c'entra nemmeno l'essere poco inclini ad apprezzare questo governo. Si tratta di politica, in senso stretto (che poi è larghissimo) dell'avere cura dell'impianto costituzionale di un Paese, il nostro
Non è, non è stata, una persona banale. Studioso dell’innovazione ha provato a innovare. Sia come imprenditore che come politico. Del blog di Beppe Grillo -il sacro blog, come lo chiama Crozza- se ne occupa,...
Ma chi è questo premier? Che a un referendum, quello sulle trivelle, dice che non si deve votare – e si prende perciò la reprimenda del presidente della Consulta – mentre su un altro –...
Il premier interviene in una Camera deserta e, nel giorno in cui la Corte costituzionale lo bacchetta sulla campagna pro astensione sulle trivelle, si prepara all'unico referendum che gli piace: quello su se stesso e le sue riforme.