Ma chi è questo premier? Che a un referendum, quello sulle trivelle, dice che non si deve votare – e si prende perciò la reprimenda del presidente della Consulta – mentre su un altro –...
Il premier interviene in una Camera deserta e, nel giorno in cui la Corte costituzionale lo bacchetta sulla campagna pro astensione sulle trivelle, si prepara all'unico referendum che gli piace: quello su se stesso e le sue riforme.
Mentre l'Egitto si lecca le dita con i resti di Regeni, mentre Verdini ritocca la Costituzione, mentre ci anestetizziamo alla corruzione, mentre dilaga l'analfabetismo funzionale noi dovremmo comunque essere felici perché spremiamo il vino più buono del mondo
Deve essere una vita sfiancante quella di Matteo Salvini: tutto il giorno a spulciare twitter, fb e i siti d'informazione per cercare anche oggi un appiglio su cui sparare l'invenzione del giorno per meritarsi un po' di spazio sui giornali
Il tono delle accuse tra i due democratici peggiora. E Bernie continua a vincere e convincere una fetta di elettorato crescente della base del partito. Forse perché riesce a parlare una lingua diversa da quella realista che ascoltiamo da molti anni e che non ha prodotto risposte adeguate alla crisi
Il referendum è uno dei due strumenti di democrazia diretta previsti dal nostro ordinamento. E nel 2011 il Pd attaccava furiosamente la scelta astensionista di Berlusconi proprio perché, allora, difendeva e rivendicava l'importanza dell'esercizio della sovranità. Non è più così
Scuola, trivelle, inceneritori e acqua pubblica. Ci siamo. Domani, 9 aprile, inizia ufficialmente la campagna di raccolta firme per i referendum sociali. Centinaia di banchetti in tutta Italia. Il coordinamento promotore include Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, il movimento per la scuola pubblica, la campagna "Stop devastazioni", per i diritti sociali ed ambientali e il Comitato Sì Blocca Inceneritori.
È triste ascoltare Renzi quando invita a non votare per un referendum proposto dallo stesso Pd nei consigli regionali. Rischia di dimenticare “l’età dell’innocenza” del giovane leader che chiamava alla partecipazione i cittadini contro l’establishment
Era il 15 maggio 2011 quando in Spagna cominciò il movimento degli Indignados che poi ha portato alla nascita di Podemos. Il movimento 15 M. Cinque anni dopo, nello stesso luogo della protesta collettiva contro...
Quando qualcuno vi dice che "non c'è alternativa" sappiate che siete riusciti a stanarlo. Ci nascono così, quelli che dicono che non c'è alternativa, tenendo sempre in tasca la cartuccia per spararla in ogni momento...