Dalla caduta del Muro in avanti s’è andata espandendo una pandemia revisionista dal respiro corto - che tende a dare dignità politica ai neofascisti - il cui contagio non ha risparmiato nemmeno certe intelligenze della sinistra italiana
Dal Cilento arriva una proposta per rendere possibile la didattica in presenza. La preside Maria De Biase: «Sfruttiamo gli spazi esterni per realizzare aule didattiche ambientali»
La fase dello scampato pericolo sarebbe quella in cui gran parte delle patologie psichiatriche indotte dall’isolamento si manifestano con particolare intensità. La storia insegna che le misure di quarantena collettiva sono purtroppo associate a un aumento del rischio suicidario
Dopo aver disquisito a debita distanza su cosa fosse “bene” o “male” per Taranto, il Covid-19 ci porta ad affrontare lo stesso problema dei suoi cittadini. Mantenere invariato il tenore di vita rischiando l’esistenza nostra e dei nostri cari, o ripartire da dove eravamo rimasti prima di diventare “moderni”?
L’Italia è un Paese senza memoria o con una memoria programmata, che produce icone e cancella o sbiadisce la realtà.
I decreti che servono per gestire la pandemia non possono non tenere conto dell’infettività mafiosa in Italia e dell’esperienza che le cosche hanno accumulato sul campo. E invece mai nemmeno un accenno dal governo e dalle opposizioni
«Le risorse europee per il Meridione restano al Sud e vanno spese», dice il ministro Giuseppe Provenzano a Left e aggiunge: «Non esiste ricostruzione senza giustizia sociale e ambientale»
«In soli trenta giorni è cambiato il quadro della conoscenza sul coronavirus. E il fatto che ci siano 150 progetti di vaccino nel mondo, con varietà di studi e di approcci, è una garanzia di probabilità di successo», dice l’immunologo Guido Forni, coautore de “I vaccini fanno bene”
«Le città svuotate hanno qualcosa di disumano» dice l’archeologo e storico dell’arte Salvatore Settis che auspica un ritorno alla partecipazione reale, dopo tante piazze virtuali. E denuncia le politiche di sfruttamento che riducono gli esseri umani a ingranaggi e distruggono l’ambiente
«Rinascere è una parola fortissima». È il messaggio che l’Anpi lancia per il 75°anniversario della Liberazione, ricordando lo scrittore cileno e oppositore di Pinochet, Luis Sepúlveda. Ne parliamo con Gianfranco Pagliarulo, vicepresidente dell’Associazione nazionale dei partigiani