«La libertà è una sola e le catene imposte a uno di noi pesano sulle spalle di tutti» (Nelson Mandela) Mi chiamo Camilla, ho 26 anni e sento l'impellente esigenza di gettar luce sul cataclisma che si...
C'è voluto tempo ma sembra che questo Paese stia riuscendo a sviluppare anticorpi contro il virus della paura e dell’odio di cui è propagatore il ministro dell’Interno. Non si può cantare vittoria, stando ai sondaggi,...
Coi fascisti non si parla. Un principio semplice, incarnato nell’esempio di grandi socialisti come Lombardi e Pertini. Che tutti dovrebbero riconoscere. Invece persino il centrosinistra l’ha calpestato. Ma è imprescindibile, come ci indicano le ultime vittorie contro l’ultradestra
Con gli arbitrati investitori-Stati, come quelli previsti dall’accordo di libero scambio Ceta, le multinazionali possono scavalcare le norme su ambiente, salute, lavoro. Per la Corte Ue sono compatibili col diritto comunitario. I pentaleghisti potrebbero opporsi ma si guardano dal farlo
Rileggere Benito Mussolini può essere scioccante, ma è una pratica istruttiva. È lui il precursore dell’antipolitica, dello sberleffo alle istituzioni, dell’elogio pubblico della violenza. I cui vocaboli e simboli fanno ancora parte del “lessico familiare” del nostro Paese. Ripresi ed elaborati dall’ultradestra, ma anche dai pentaleghisti di governo. Per questo Chiarelettere ha scelto di ripubblicare interventi e articoli del dittatore fascista pronunciati e scritti tra il 1904 e il 1927, nella raccolta “Me ne frego” a cura di David Bidussa, autore dell’introduzione di cui vi anticipiamo un brano
Metà dei cittadini Ue lamenta che la propria voce non è ascoltata da Bruxelles. E il senso di irrilevanza cresce nei distretti impoveriti, saldando l’asse austerity-sovranismo. Ma, alla vigilia delle elezioni, una nuova generazione si affaccia alla politica. Decisa a cambiare le cose
Le chiamano missioni di pace ma l’Italia è in guerra in barba alla Costituzione. Il bollettino dell’uranio impoverito utilizzato anche nei poligoni nazionali, parla chiaro. In vent'anni, 7.500 militari malati, 366 morti, 119 sentenze di condanna e 352 cause. Ma l’ordine è di negare tutto
«Non certo questa Repubblica pensò Giuseppe Mazzini. Egli voleva una Repubblica laica e questa non è che una Repubblica confessionale; voleva una Repubblica a carattere profondamente sociale, in cui scomparisse il privilegio e su di...
Gabelle per l’esposizione dei prodotti sugli scaffali, pressioni sui fornitori per dopare i prezzi, sconti logistici, e poi, ultima tendenza, l’imposizione del marchio del distributore, il private label. Così il sistema della grande distribuzione organizzata stritola produttori e lavoratori
L’atto fondatore della nostra democrazia è ancora sotto attacco. Dopo anni di revisionismo di centrodestra e centrosinistra, Salvini nega la Liberazione riducendola a una storia di «fascisti e comunisti». Ma lo scontro sulla memoria è così duro perché la Resistenza è ancora viva