(Ripensavo a un testo per questo primo maggio e per questo lavoro piuttosto deteriorato e mi è venuto in mente un capitolo del mio romanzo Santamamma. Ora, non è mai bello autocitare un romanzo, suona...
I prof protestano per il bando transitorio «trappola per i precari». E le maestre fanno lo sciopero della fame
Daniele Ruzza -
Giorni caldi a causa degli effetti della Buona scuola. Insorgono i docenti abilitati di seconda fascia delusi dal bando transitorio di assunzione del Miur. E continua la protesta dei diplomati magistrale che rischiano di essere escluse dalla graduatorie a esaurimento
Erano gli occupanti di uno stabile in via Vannina che sono finiti in un capannone industriale già abitato da cinquecento persone, in condizioni igieniche pessime. La denuncia delle associazioni e ong: uno sgombero irregolare
Sono tracciati in ogni loro movimento. Il datore di lavoro ha un controllo totale sugli orari e può modificarli senza preavviso. Se qualcuno di loro ha dei problemi fisici si sente rispondere dal suo responsabile...
Raccontare la vita di chi lavora e di chi muore sul lavoro, perché non sia dimenticato, dopo un trafiletto di cronaca locale. Perché altri domani rischiano la stessa sorte se continueranno a prevalere la rassegnazione e l’oblio
I pericoli in aumento nei luoghi di lavoro sono legati ai disinvestimenti nei macchinari ma anche alle nuove forme contrattuali. Nel 2007 l’Agenzia europea per la sicurezza metteva in guardia sui rischi per la salute dei lavoratori precari. Ha prevalso la logica della flessibilità
La proposta di Di Maio è priva dell’idea di sostegno di base universale e incondizionato propria del Rdc. Come il Rei di Renzi, si rifà ad una concezione lavorista della società, e punta ad amministrare la miseria anziché eliminarla. Eppure in Europa gli esempi positivi ci sono
«Navigare italiano non è solo uno slogan ma un impegno: significa darvi solo il meglio e trasformare ogni vostro viaggio in una vacanza con un servizio 100% made in Italy»: è lo sconcertante messaggio pubblicitario...
Niente ferie, una paga misera, l’obbligo di essere impeccabili e gentili fino all’ossessione. La chiamano “economia della condivisione”, racconta Riccardo Staglianò, in realtà è un business che garantisce alti profitti, esentasse, ai big del settore. E il welfare si scioglie
Il risultato del M5s si spiega anche così: a votarlo sono stati i più colpiti dalla crisi
Daniele Ruzza -
Abbiamo messo a confronto l'analisi del voto condotta da Tecné con i dati dell'ufficio parlamentare di Bilancio