In Svezia, anche in Svezia, la campagna elettorale si è giocata tutta sull'immigrazione. Anche lì i socialdemocratici hanno cominciato a inseguire la destra (o meglio: si sono fatti mangiare dalla destra e dal centrodestra visti i risultati...
In Egitto, Tunisia e Marocco, abusi e molestie sono usati come strumenti di limitazione della libertà politica e sociale delle donne. Che ora fanno muro contro il concetto del controllo totale fondato sul mantenimento della struttura patriarcale della società
Da Diego Fusaro a Stefano Fassina, da Bagnai a Chiesa fino alla tedesca Sahra Wagenknecht, ritratto di un fenomeno politico sovranista, no euro, affascinato da Putin. Dalla critica, giusta, al blairismo, deriva un populismo simile, e a tratti identico, a quello della destra
Dietro le due tragedie dei braccianti di Foggia si celano politiche miopi e inefficienti. Oltre agli interessi di imprenditori agricoli che si arricchiscono con il lavoro nero, e della Grande distribuzione organizzata che controlla gli elementi chiave della filiera
È veramente curioso osservare quello che accade nella politica di questi tempi. Non voglio parlare della devastazione culturale che sta creando questo governo “del cambiamento”. In un Paese in cui dilaga l’analfabetismo funzionale, il governo...
Condono per i debitori fino a 100mila euro, flat tax, revisione della Fornero con il passaggio per molti allo svantaggioso regime contributivo. E poi specchietti per le allodole, come il taglio delle pensioni d’oro. Mentre non si agisce sui redditi più elevati. Ecco cosa ci aspetta nel Def
Un’analisi combinata delle diverse linee intorno a cui si esercitano violenza e sopraffazione, può fornire gli strumenti per una vera resistenza. È la tesi, più che attuale, di Donne, razza e classe, saggio di un’icona rivoluzionaria come Angela Davis. A 40 anni dalla sua pubblicazione è tornato a circolare in Italia. Ce ne parla la co-traduttrice
Dice Salvini che gli italiani sono con lui. Sarebbe da battergli il ditino sulla spalla e ricordargli l'altro Matteo, ben più alto (nei voti) rispetto ai suoi sondaggi
Sul tavolo del ministro del lavoro Di Maio ci sono dossier che parlano di 144 aziende in crisi, a rischio chiusura. Davanti ai nostri occhi si para il dramma dei lavoratori dell’Ilva, specchio della storia...
Il 4 marzo a Taranto, il Movimento 5 stelle ha preso il 47 per cento dei voti promettendo di chiudere l’Ilva e bonificare tutto. Oggi, stando alle parole del ministro del Lavoro Di Maio, non esiste più traccia della riconversione, le ciminiere sono ancora in funzione e gli operai e gli abitanti continuano a morire per le conseguenze dell’inquinamento