Dice Renzi che la data del congresso non la decide lui ma la direzione e l'assemblea. È la sua mano tesa. Con cui però schiaffeggia ancora la minoranza. La cui linea, in effetti, si presta. «lo chiedevano loro il congresso subito»

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Quindi l'indagine Consip, tra generali dei carabinieri indagati e Luca Lotti impegnato da settimane a minimizzare, alla fine arriva anche a Renzi per via indiretta attraverso l'avviso di garanzia al padre dell'ex premier. Un'inchiesta come tante...
Martedì la base grillina manifesterà sotto al Campidoglio contro il loro sindaco. Il motivo? Quello stadio che proprio non gli va giù. E sono pronti a trascinare l'amministrazione fino in tribunale. Peccato che, in caso di un no all'impianto, l'As Roma farà lo stesso
la direzione del Pd
«Hanno paura del congresso» accusa Matteo Renzi. Ed è probabilmente vero. Ma, credibile o meno, la minoranza dem non pone solo una questione di calendario. Chiedono un partito diverso. Ma il Pd può esserlo?
Dopo la direzione del Pd, che ha dato il via al proprio congresso, sorge spontanea una domanda, da rivolgere a tutti coloro che si ritengono di sinistra in questo paese o almeno generalmente progressisti. Davvero pensiamo...
Matteo Renzi in direzione
Dice che non è lui a decidere la data del voto. Ma siccome «entro un anno si voterà», Renzi anticipa il congresso. Per trovare nuovo smalto e incastrare la minoranza
Di sinistra o "trasversali"? Ci eravamo chiesti alla vigilia di questo congresso. Alla fine ha vinto la linea di Pablo Iglesias. «Un mandato di unità e umiltà», la definisce così la sua rielezione a segretario generale del partito
Il pugno chiuso di Pablo Iglesias e le dita a V di Íñigo Errejón. Dietro i due gesti, due visioni della politica che si confrontano al secondo congresso di Podemos. Due anni e cinque milioni di...
Due sono le notizie di giornata che danno ulteriore senso alla copertina con cui saremo in edicola da sabato 11 febbraio, “Liberi tutti”, con il Pd rappresentato come una gabbia da cui fuggire alla svelta, perché anche il congresso che Renzi concederà difficilmente, temiamo, potrà aprire una fase nuova (nuova veramente: non solo per i toni della comunicazione)
In 99 pagine depositate le motivazioni della sentenza del 25 gennaio che aveva bocciato (a metà) la "legge elettorale migliore del mondo" secondo l'ex premier Renzi. Ecco cosa dicono i giudici