A legger autorevoli commenti e sentire le chiacchiere da buvette, pare proprio che la prossima legge elettorale sarà (almeno in parte) proporzionale. Ma non perché sono tutti diventati parlamentaristi: è il modo per governare, anche se si perde
È uno degli scandali più pesanti del Movimento 5 stelle. Un po', perché si parla appunto del Movimento 5 stelle, che dell'onestà e della trasparenza ha fatto il suo slogan; un po' perché è Roma,...
Gentiloni durante le consultazioni
Gentiloni scioglie la riserva e presenta la squadra. Salvo Giannini (sostituita da Valeria Fedeli) è il governo Renzi: con Lotti che diventa ministro e Boschi che resta a palazzo Chigi da sottosegretario, Alfano che passa agli Esteri e Finocchiaro, una delle madri della riforma, ai Rapporti col parlamento. Stasera il giuramento
Roberto Speranza parla al telefono
La scelta del Colle (e di Renzi) è approvata dalla direzione del Pd. Con la minoranza votata alla «responsabilità». Comincia così la sfida per il congresso, che Renzi vuole subito, perché - dice - «è evidente che nell'arco dei prossimi mesi si andrà al voto»
Gentiloni entra al Colle
L'attuale ministro degli Esteri è stato incaricato da Mattarella. Come voluto da Renzi. Che può così concentrarsi sulla leadership da ricostruire. «Governo in continuità», dice Gentiloni lasciando il Quirinale
Va bene Napoli, dove c’è De Magistris e il suo «popolo rivoluzionario». Ma Palazzo Chigi non si aspettava di perdere ovunque, al Sud e nelle isole, e che a nulla sarebbero servito il lavorìo di governatori e vari sindaci, in Campania come in Calabria. Cosa è successo
Si è opposto alla riforma perché «avrebbe saccheggiato il Sud». Ma Michele Emiliano è andato poco in tv perché non vuole passare per un traditore. Lui - dice - vuole che rinasca una coalizione di centrosinistra. Ora corre per la segreteria Pd? «Se potessi evitarlo...»
consultazioni al Quirinale
In parlamento e nel Pd, in quanti vorrebbero finire la legislatura? In tanti, compreso Renzi. E, più che per il vitalizio - non siate maligni - vorrebbero restare per ragioni congressuali. Lo scenario della seconda giornata di consultazioni
Giuseppe Civati, è leader di Possibile. Ma soprattutto, il parlamentare, fa parte di quella sinistra critica uscita dal Partito democratico proprio a causa dei metodi renziani. Un modo personalistico di gestire politica, partito e Paese...
A Roma domenica assemblea aperta a partiti, sindacati, studenti, sindaci, costituzionalisti. Giulio Marcon (Sinistra italiana): "Senza logiche politicistiche bisogna costruire un movimento per una lista unitaria alle elezioni"