A settant’anni dalla pubblicazione del libro autobiografico, Ari Folman e David Polonsky raccontano in un graphic novel i sogni e i pensieri della quattordicenne ebrea. Una narrazione inedita per restituire un capolavoro e un pezzo di storia del Novecento
La campagna elettorale è iniziata da qualche settimana ma le argomentazioni della politica per cercare consenso sono già oltre ogni limite di credibilità. Sono state fatte promesse mirabolanti che per lo più saranno parole che...
Nel docufilm La segretaria di Goebbels in onda il 26 gennaio su History, la lunga intervista esclusiva alla donna che per anni lavorò a fianco del braccio destro di Hitler. Non sapeva dell’Olocausto, dice, o meglio, non le importava di sapere. Pertanto non si ritiene colpevole di nulla
«È deplorevole»: sono sufficienti due parole a Paolo Brieda, consigliere del direttivo dell'Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti (Aned) di Pordenone, per esprimere l'umore di un figlio di un deportato nel campo di concentramento...
E ogni volta ti viene da pensare come sia successo che ci siamo disabituati a scendere nei nostri inferi per avere paura di sporcarci le scarpe. E così li abbiamo chiusi gli inferi, illudendoci di esserne rimasti fuori mentre al freddo invece ci siamo noi
La Costituzione ha permesso dal dopoguerra la crescita democratica del Paese. Poi lo sdoganamento dei post-fascisti di Berlusconi e la rivincita dei nazionalismi ha messo seriamente a rischio questo patrimonio. Che va difeso, ogni giorno
La “memoria” è qualcosa di estremamente importante, diversa dal ricordo, che pure è di grande rilievo. Il ricordo è legato più a un fatto privato, mentre la memoria - fatta anche di ricordi e di...
Angelo Fiocchi, operaio dell'Alfa Romeo, deportato ad Auschwitz nel 1944 dopo uno sciopero generale. Morto nel 1945. Questa la triste biografia, leggibile sulla pietra d'inciampo in via Lombardia 65 a Milano, sfregiata il 23 gennaio...
Nel Paese che fu la miccia delle primavere arabe nel 2011, per la rivoluzione del pane, a centinaia morirono nei primi giorni di lotta e in migliaia rimasero feriti. La democrazia che chiedevano è arrivata...
Il 25 gennaio 2016 alle 19.41 è l'ultima volta che Giulio Regeni viene visto vivo. A due anni dalla scomparsa si cerca ancora di far luce sulle circostanze che l'hanno portato ad essere torturato e ucciso: «Vogliamo che sia fatta luce», dice a Left Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia.