Trasformare il vissuto personale in immagini artistiche universali. È la firma dell’alfiere della nouvelle vague sui suoi film, che la nuova edizione del libro di Paola Malanga invita a riscoprire in tutta la sua grandezza. A partire dall’esordio geniale con "I quattrocento colpi”
Un film di Massimo Tarducci racconta l’avventura umana e politica della grande politica e attivista, dagli anni della Resistenza alla lotte delle donne e al pacifismo radicale. Senza perdere mai la tenerezza
Un viaggio poetico tra passato e presente nel cuore dei Balcani, dove la tragedia della guerra ha colpito in maniera violentissima per prime le donne. È il film "Bosnia Express", adesso nelle sale. «Non c’è spazio per i carnefici nel mio docufilm», dice il regista. «C’è spazio per la musica, per la danza, per la vita»
Lotte nonviolente e diritti civili dei neri nel film “Son of the South - Il colore della libertà”, un omaggio ai movimenti nati negli States degli anni 60. Ne parlano il regista e l’autore del libro che ha ispirato il film
Il film poetico e sconvolgente di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini racconta la vita della transessuale Lucy, vittima di un prete pedofilo e sopravvissuta a Dachau. «Il lascito più grande è che con lei siamo diventati amici», dicono i due autori
Il maestro della fotografia Vladan Radovic si racconta nel libro intervista "Arcobaleni grigi e nuovi colori"
La serie tv "Strappare lungo i bordi” del fumettista romano è un j’accuse poetico e potente sulle aspettative deluse di una generazione che vive in perenne tensione tra un ordine sociale opprimente e lo slancio ideale dell’adolescenza
«Non sono solo testimoni di dolore, ma persone che vogliono costruirsi una nuova vita», racconta il regista di “War is over”, toccante docufilm sui campi profughi nel Kurdistan iracheno che ospitano 1,5 milioni di siriani
Premio speciale della giuria a Venezia, “Il buco” è un viaggio nelle profondità della terra. «Un film alla rovescia», lo definisce il regista che ripercorre le radici culturali e artistiche del suo cinema
La regista afgana, che è riuscita a mettersi in salvo all’arrivo dei talebani, racconta come è nato il suo film “Orphelinat”: «È uno sguardo sull’Afghanistan e sul suo passato che ho rivissuto adesso. La storia si ripete». E aggiunge: «Le afgane sono state lasciate completamente sole. La storia dei “diritti delle donne” per loro è una beffa»