A cosa serve l’arte? A intrattenerci? A farci svagare? A «farci divertire» come ebbe a dire l’ex presidente Conte con una uscita infelice? È il giacimento da sfruttare (da bruciare quindi) come diceva De Michelis...
Da oltre un anno il mondo dei lavoratori dello spettacolo riceve dal governo risposte inadeguate. Quasi come se oltre 300mila persone non esistessero. Ma questo le ha spinte a organizzarsi e a elaborare una riforma che definisce nuove tutele e strumenti per rilanciare il settore
Funzioni religiose sì, eventi culturali no. Poiché le chiusure sono figlie di una precisa politica sanitaria di prevenzione sfugge il motivo per cui la circolazione del virus cambierebbe in base a cosa va in scena su un palco davanti a un pubblico
«La letteratura ha il potere silenzioso di cambiare menti e cuori. Di farci comprendere altre persone e di stringere profonde relazioni con loro», dice Ayesha Harruna Attah che ha appena pubblicato il suo nuovo romanzo "Il grande azzurro". Il 14 aprile, alle ore 18, la scrittrice ghanese lo presenterà in diretta nella pagina Facebook del Circolo dei lettori di Torino. Il 22 aprile invece sarà in diretta con la Libreria Griot
Un ricordo della studiosa scomparsa per il Covid. Una figura di intellettuale che si concentrava sui temi sociali della responsabilità, della vulnerabilità, delle emozioni e sulla catastrofe ambientale
È possibile ricostruire il rapporto emotivo tra docente e allievo con gli strumenti tecnologici della didattica a distanza? E in che modo? Attorno a questi quesiti ruota la seconda puntata (di quattro) del dialogo fra un docente di scuola media e un docente universitario
Gli editori di Amanda Gorman hanno bocciato alcuni traduttori della poesia “The hill we climb” perché bianchi. Ma questa decisione, che sembra una sorta di legge del contrappasso, non aiuta di certo la lotta contro le discriminazioni
Fare domande è un'esigenza, una necessità. Sempre. Si cimenta la propria curiosità. Si dà respiro alle idee, si fanno crescere. Ecco “Ricreazione”, la nuova rubrica su Left che dà spazio alla scuola
Nella seconda metà del ’900 Lina Bo Bardi è stata protagonista in Brasile di una ricerca artistica e d’impegno civile in architettura. Ne ripercorriamo la vita e l’attività attraverso gli scritti e le opere. Per riscoprire una grande donna architetto cui va il Leone d’oro alla memoria della Biennale di Venezia
Ateo, socialista e insofferente verso le gabbie ideologiche, l’autore di Millenovecentottantaquattro era un umanista controcorrente, come raccontano non solo i suoi testi autobiografici ma anche quelli politici e contro la pena di morte