Dopo il no degli indipendentisti catalani alla legge di bilancio, il premier socialista tenta di prendere in contropiede le destre con le elezioni anticipate del 28 aprile. Tra molte incognite e con Podemos in difficoltà, la Spagna è al bivio
Nella comunicazione di oggi, non solo quella che riguarda la politica ma, più in generale, l’attualità, la ricerca costante del “momento comunicativo”, della frase o dell’immagine che in un solo attimo rimane impressa nella mente...
Da Firenze a Bologna fino a Roma, una straordinaria reazione dei docenti che hanno deciso di fare lezione sul tema dell’immigrazione. «Non potevamo far finta di niente, dovevamo raccontare la realtà». E naturalmente sono finiti sotto attacco delle destre
In tutto il Paese gli spazi autogestiti stanno fronteggiando un attacco senza quartiere. Con sgomberi e delibere ad hoc, le giunte comunali prendono di mira le forme di cittadinanza attiva più radicali. Sono gli effetti del salvinismo e del legalitarismo M5s
La tortura è fra noi, ne siamo complici, e tutto sta per crollare: il nostro senso di civiltà, la dottrina dei diritti umani, ciò che da tempo intendiamo per “democrazia”. L’indifferenza per la negata dignità della persona, di ogni persona, sta diventando strutturale.
La sinistra che si è fatta élite rifiuta il conflitto. Così a prenderlo in carico sono le destre, ma solo in talune forme, e con l’obiettivo di disattivarne il potere trasformativo. Ecco perché è urgente reinventare lotte che propongano visioni alternative di società
Dopo il voto della mozione alla Camera in cui si chiede di «ridiscutere integralmente il progetto», adesso si attende il vertice a tre, con Di Maio, Conte e Salvini. E intanto il movimento No Tav rilancia la manifestazione del 23 marzo contro le grandi opere
Ne aveva promessi 500.000 all'anno. Cinquecentomila. Durante una trasmissione Laura Boldrini gli aveva dovuto far notare che sarebbe stato impossibile per una serie di costi e di accordi internazionali. Ma era il tempo delle promesse...
Il Concordato permette l’impunità dei preti responsabili di violenza su minori. Per questo va abolito. È l’auspicio del Comitato Onu dei diritti dell’infanzia che ha investigato sul modo in cui l’Italia tutela l’incolumità dei bambini, recependo le denunce di Rete L’Abuso
Il Concordato con il Vaticano limita fortemente nelle indagini la magistratura italiana con il rischio di impedire l’esercizio dell’azione penale nei confronti dei sacerdoti sospettati di pedofilia e dei vescovi che insabbiano le denunce, con evidenti rischi per l'incolumità dei bambini che frequentano parrocchie, oratori, seminari minori, scuole cattoliche etc. La garanzia di impunità per i preti pedofili è intollerabile per un Paese laico e civile ed è ora che Stato e Chiesa ne prendano atto