Un'ordinanza del Comune vieta di sedersi sulle panchine se ubriachi e di mangiare cibo all'aperto di notte. Tommaso Grassi, di Firenze riparte a sinistra: «Si sposta il problema scimmiottando le proposte della Lega e delle destre, inventando emergenze»
Il sindaco di Riace, in sciopero della fame per difendere il modello di accoglienza apprezzato in tutto il mondo, replica al ministro: «Bisogna schierarsi contro la sua idea di apartheid. Non c’è spazio per una terza via, né si può essere neutrali o moderati»
I giornali di destra (che non hanno nulla a che vedere con quella che era la destra liberale di questo Paese ma che oggi si definiscono destra per essere condonati nel loro perpetuo bullismo) l'hanno definita una provocazione eppure la...
A colloquio con Robert Guédiguian che a Fiesole ha ricevuto il premio Maestri del cinema. Secondo il regista del film “La casa sul mare” «nel rapporto con tutti i rifugiati possiamo costruire un nuovo internazionalismo»
A 40 anni dalla legge che chiuse i manicomi si può e si deve cambiare il sistema pubblico della salute mentale. Con più prevenzione e soprattutto con una battaglia culturale che faccia chiarezza sull’origine e la terapia della patologia mentale
La storica fine delle ostilità tra Eritrea e Etiopia può avere ricadute drammatiche sugli eritrei che tentano la fuga dalla dittatura verso Europa e Africa. Perché paradossalmente Addis Abeba rischia di non essere più, per loro, il viatico verso un “porto sicuro”
L’informazione non è un gioco, specie quando c’è di mezzo la qualità della vita delle persone. «I media - dice il fisico teorico e divulgatore Carlo Rovelli a Left - devono evitare l’errore di trattare come punti di vista equivalenti chi presenta fatti veri e chi esprime idee strampalate»
Cosa dovrebbe fare la Sinistra nelle condizioni politiche attuali? Ce lo chiediamo sempre qui a Left e noi, nel nostro piccolo, cerchiamo e studiamo. Vogliamo capire cosa succede e perché succede. E poi raccontarlo. Perché...
Il fenomeno è una risposta ad un malessere sociale profondo che non è stato rilevato né “rappresentato” dai partiti tradizionali. Ci si deve opporre con idee, pratiche e persone nuove. E combattere ogni deriva autoritaria che i partiti neopopulisti vogliano imboccare
«La scelta della rete porta i capi del M5stelle a comunicare i loro profondissimi pensieri con 19-20mila persone al massimo» dice Luciano Canfora. E avverte: «Ad Atene non c’è mai stata democrazia diretta, in Svizzera era solo per i maschi. Non ne sentiamo alcun bisogno»