Rileggere Benito Mussolini può essere scioccante, ma è una pratica istruttiva. È lui il precursore dell’antipolitica, dello sberleffo alle istituzioni, dell’elogio pubblico della violenza. I cui vocaboli e simboli fanno ancora parte del “lessico familiare” del nostro Paese. Ripresi ed elaborati dall’ultradestra, ma anche dai pentaleghisti di governo. Per questo Chiarelettere ha scelto di ripubblicare interventi e articoli del dittatore fascista pronunciati e scritti tra il 1904 e il 1927, nella raccolta “Me ne frego” a cura di David Bidussa, autore dell’introduzione di cui vi anticipiamo un brano
Neoliberisti, centristi e populisti oggi dicono che questa Europa va cambiata. Ma sono loro che l’hanno fatta così come è. C’è tuttavia una sinistra unita ed europea che può farci uscire dall’eclisse di democrazia e di giustizia sociale. Ecco perché possiamo dargli fiducia
Tante volte su queste pagine abbiamo denunciato il linguaggio violento, cinico, lucidamente privo di empatia verso le persone più vulnerabili che il ministro dell’Interno ostenta ogni giorno. «è finita la pacchia» rivolto ai lavoratori migranti...
Metà dei cittadini Ue lamenta che la propria voce non è ascoltata da Bruxelles. E il senso di irrilevanza cresce nei distretti impoveriti, saldando l’asse austerity-sovranismo. Ma, alla vigilia delle elezioni, una nuova generazione si affaccia alla politica. Decisa a cambiare le cose
Nella contrapposizione tra sovranisti e difensori dello status quo c’è un terzo spazio che va occupato. È lo spazio della Sinistra. Di chi vuole superare il Fiscal compact, lottare contro le diseguaglianze, ripensare il ruolo della Banca centrale europea. Di chi vuole più diritti e tutele per i lavoratori
Per la prima volta tradotta in italiano da Marco Caratozzolo la versione integrale del saggio che Maksim Gor’kij compose di getto alla notizia della morte del capo bolscevico
À l’occasion de la fête du 25 avril [fête de la libération du fascisme en Italie], nous republions cet article du psychiatre de l’Analyse collective paru dans Left le 27 Avril 2012
Dal primo maggio è iniziata la nuova era “reiwa” in Giappone. L’imperatore Akihito ha abdicato e gli è succeduto il figlio Naruhito. Una successione gioiosa. Ma non lo è la società, disgregata dalla crisi. Dove le persone scompaiono facendo perdere le proprie tracce
Sono nati tra il 1995 e il 2009, non hanno mai conosciuto la Cina di Mao e si muovono in una realtà altamente competitiva. Il digitale è il loro mondo, divorano contenuti multimediali e hanno inventato anche un nuovo linguaggio per aggirare i controlli della censura: la “lingua dei marziani”
Piccoli gioielli naturalistici dalla laguna di Venezia ai mari della Toscana, del Lazio e della Sicilia. Luoghi incontaminati messi all’asta quasi di nascosto, talvolta anche dallo Stato. Il fenomeno è stato denunciato in un esposto dei Verdi al ministero dell’Ambiente. Ma non è giunta nessuna risposta












