Pechino non approva l’azione militare russa e non farà da sponda militare a Putin. Ma al contempo non intende assoggettarsi acriticamente alla linea della Nato. «La Cina da sempre si oppone alla guerra. Questo fa parte della nostra tradizione culturale», ha ribadito Xi
Prima la Germania. Poi Francia, Danimarca, Svezia. Infine l’Italia. La guerra in Ucraina ha innescato in molti Paesi europei una nuova corsa agli armamenti. Così il virus del militarismo cambierà non solo i bilanci dei governi ma anche l’agenda politica dell’Unione
Arrivano al confine ungherese da sole o con i loro bambini, qualche bagaglio e l’apprensione scavata sul volto per i compagni chiamati al fronte. Molte sono contrarie alla guerra: «Morire, combattere… qual è la differenza?». Ecco le voci delle profughe ucraine in questo reportage di Michele Bollino da Záhony (PL)
Da una guerra all'altra. A undici anni dalla rivolta che, sulla scia delle primavere arabe, avrebbe dovuto ribaltare il regime di Assad, l’attivista e avvocato Akkad Al-Jabal continua a coltivare la memoria dei dissidenti vittime della sanguinaria repressione. Siamo andati a trovarlo ad Atene
A Bologna la maggioranza dei consiglieri ha approvato un ordine del giorno che prevede lo ius soli per i bambini stranieri. Ora l’obiettivo è fare pressione sul Parlamento perché si arrivi finalmente a una nuova legge di cittadinanza
Il gruppo intergovernativo dell'Onu rilancia l’urgenza di un’azione immediata per affrontare le cause del riscaldamento globale. L’Europa meridionale e, in particolare, l’Italia rischiano già seriamente di dover affrontare un’emergenza idrica e siccità prolungata
Sia in Russia che in Ucraina c’è chi si oppone alla guerra rifiutandosi di combattere. È l’opzione nonviolenta, quella che i media mainstream raccontano meno. Ce ne parlano due pacifisti che vivono nei diversi lati della “barricata”
L’instabilità non giova al commercio globale al quale mira Pechino per la propria prosperità economica. Xi Jinping, che in autunno otterrà il terzo mandato, ha tutto l’interesse a farsi mediatore, anche se non in maniera esplicita, per la cessazione delle ostilità
Con una coraggiosa denuncia pubblica gli scienziati russi puntano il dito contro l’invasione di Putin e "calcolano" le conseguenze di un conflitto nucleare che si potrebbe determinare in caso di ulteriore escalation
Una soluzione alternativa a quella militare è possibile ridando “potere” alle Nazioni Unite e riducendo quello della Nato. Solo l’Onu può smilitarizzare i corridoi umanitari e congelare l’invasione sul campo













