Se vogliamo bloccare sul nascere nuovi focolai di Covid e contenere l’impatto delle varianti del virus, sarebbe indispensabile puntare tutto su test e tracking. Ma il governo italiano pare essersene dimenticato. Altrove in Europa, invece, le cose vanno diversamente
Negazionismo e silenzio sul genocidio del 1995. Nemmeno la condanna definitiva all’ergastolo di Ratko Mladic ha scalfito la perversa logica nazionalista di personaggi come il leader serbo-bosniaco Dodik che lo difende. La testimonianza di alcuni attivisti interetnici
Voleva diventare medico, Ana, la figlia del boia di Srebrenica. Si uccise con la pistola di suo padre. «Lo stesso uomo che ha sterminato gran parte della mia famiglia ha ucciso con altro veleno la sua stessa figlia» racconta il regista Ado Hasanovich
Nella zona del Sulcis, in Sardegna, alla crisi del mondo minerario è seguita quella del metallurgico. Le lotte operaie, durissime e tenaci, non sono bastate. Ora tra i lavoratori senza più prospettive prevale la desolazione. Ma c’è anche chi è riuscito a riscattarsi. Siamo andati a ascoltare le loro voci
Almeno 200mila persone in Italia potrebbero finire in ospedale con sintomi da Long Covid. E poi c’è il ritardo accumulato nei confronti dei pazienti non Covid. «La gestione della sanità sarà tutt’altro che semplice» avverte l’infettivologa Silvia Carla Magnani
Mal di testa, difficoltà a respirare, “nebbia cognitiva”, spossatezza. Sono alcuni postumi con cui spesso convive chi è guarito dalla infezione da Sars-Cov-2. Sintomi invasivi per i quali in Italia non c’è ancora un protocollo, tanto meno esenzioni su esami e cure. Ecco le storie degli abbandonati del Long Covid
Come è potuto accadere? Come mai l’assassino di Ardea non è stato intercettato prima dai servizi medici territoriali? All’indomani della strage ci siamo rivolti alla psichiatra e psicoterapeuta Viviana Censi per cercare di dare una risposta a queste e altre domande rimaste irrisolte
Un mega progetto muove enormi quantità di denaro con la falsa promessa di lavoro e sviluppo. Come dimostrano Tav, Mose e Bre.Be.Mi. Intanto della messa in sicurezza del territorio, annunciata dopo il disastro del ponte Morandi, non c’è più traccia
Abbiamo ricevuto da attivisti dell’Hdp questa lettera-denuncia scritta in carcere dalla co-presidente onoraria del Partito democratico dei popoli. Vogliamo fare in modo che il suo messaggio circoli il più possibile per costringere la giustizia turca al rispetto dei diritti umani e civili
Pechino modifica la politica di controllo delle nascite e aumenta da due a tre il limite massimo di figli per nucleo familiare. Lo scopo è contrastare il calo demografico, dopo oltre quarant’anni di strategia del figlio unico. Ma gran parte dei giovani cinesi non ha i mezzi né l’intenzione di mettere su famiglia













