Una puntuale denuncia dei vizi antropologici del Bel Paese con una scrittura diaristica, dove il saggio di costume diventa una critica affilata delle idee dominanti.
Le scoperte della fisica moderna sfidano continuamente l’intelletto, smentiscono la nostra percezione immediata, sono contro intuitive.
La geografia ha due anime: da una parte Tolomeo, inventore della cartografia, dall'altra lo stoico Strabone, che critica la cartografia, la riduzione del mondo a una mappa.
Il libro individua un problema reale: l’inesorabile riproporsi del trasformista nella nostra politica. Che deriva da una tradizione retorica tutta italiana: l’uso deresponsabilizzato della parola.
Marco Santagata torna a leggere le terzine dantesche e ritrova il pasoliniano odio che si trasforma alchemicamente in amore.
Leggerezza, divertissement e gusto un po' retrò per il romanzo nero sono gli ingredienti con cui la scrittrice seduce il pubblico, anche nel suo ultimo romanzo Petronille.
Saggezza alla Vonnegut a metà tra Adorno e Woody Allen, tra critica della società e gusto della battuta. A volte è puro cabaret, venato sempre da una sapienza filosofica o persino da un soffio metafisico-surreale. Altre volte ci imbattiamo in una riflessione sulla nostra civiltà.
La malattia della madre nell'esordio narrativo di Peano può suscitare sentimenti opposti. Sembra avvitarsi proprio nella ricerca di una lingua non convenzionale e neanche "spettacolare”, ma non mancano pagine intense.
Renzo Paris rilegge la vicenda dello scrittore marsicano, ha scritto un libro bello e pieno di affabulazione. Ha inventato un genere letterario, una sottospecie del genere biografico: la biografia sciamanica, o realistico-visionaria, che consiste nella evocazione della vita di uno scrittore attraverso intuizioni poetiche, empatia, ricerca, libere associazioni, colloqui, memoir, ascolto del genius loci, scandaglio dell'opera.
Un libro anche godibile e utile ma non è un vero romanzo, benché si proponga come tale. È tante altre cose: una “Bustina di Minerva” dilatata oltre 200 pagine, un repertorio di argute boutade, un manualetto sulle regole tacite del giornalismo.