Il ministro Lorenzin e il premier spiegano come la spesa sanitaria non sia affatto stata tagliata. E' proprio così? Il rischio è quello di pazienti che si rivolgono sempre più al privato perché nel pubblico un numero crescente di prestazioni non verranno più prescritte
Civati non consegnerà le firme sugli otto referendum promossi da Possibile. I «risultati eccezionali» prodotti nell'ultimo weekend hanno causato «non solo un comprensibile ritardo non solo nel conteggio, ma anche nelle certificazioni e quindi nell’invio». Ma il risultato non cambia
Il centrodestra è allo sbando, nonostante Giorgia Meloni e Matteo Salvini stiano facendo del proprio meglio per arrestare l'emorragia di parlamentari verso il gruppo dei verdiniani. E chi torna a fare capolino in questa intricata situazione? Proprio lui: Berlusconi.
La delega al governo per disciplinare l’uso che magistratura e mondo dell’informazione fanno delle intercettazioni è ora in attesa del via libera del Senato. ma intanto non si sono fatte attendere le contestazioni dai banchi dell’opposizione e dal sindacato dei giornalisti.
EurHope? L’agorà della sinistra europea per riprenderci la speranza. A Bari dal 25 al 27 settembre
Eleonora Forenza -
Da domani a Bari una tre giorni organizzata dal Gue, il gruppo della sinistra al Parlamento europeo. Si discute di Europa e si cercano risposte e proposte. Ospiti diversi ospiti di sindacati e associazioni italiane e eurodeputati dei partiti del Gue, da Podemos alla Linke al Sinn Feìn
La fretta di Renzi sul senato, fa slittare le unioni civili. Opposizioni e maggioranza si rimpallano la responsabilità
Left Redazione -
C'è chi dice che la colpa sia delle migliaia di emendamenti di Calderoli e chi parla del ricatto Ncd a Renzi. La relatrice Cirinnà: «Non so cosa succede adesso»
E niente. Deve essere qualcosa che ha a che vedere con la genetica oppure un meccanismo preimpostato di autodistruzione quello che sta lasciando gocciolare i referendum come se fossero semplicemente un rubinetto che perde nel bagno...
Dopo le tensioni con la Francia, con l’Austria e con la Grecia (dove, per la verità, a rispedire indietro i richiedenti è l’Italia), e dopo il muro annunciato dall’Ungheria di Orbán, adesso è il turno della Svezia.
Dicono le leggi del giornalismo che sarebbe ora di smettere di parlare della Grecia, che ora ci sarebbe da aspettare il risultato del referendum e quel che è detto è detto e quel che è...
Io non so se avete avuto occasione di leggere il documento su cui la Grecia di Tsipras e la tecnocrazia europea stanno trattando le fasi finale della diatriba iniziata proprio con l’elezione (democratica) del leader...