Cinque esponenti politiche progressiste spagnole hanno intrapreso un dialogo per costruire una piattaforma che metta al centro i giovani, le donne, la politica della cura e l’ambiente. Con lo stesso entusiasmo degli Indignados o delle prime assemblee di Podemos
A 120 anni dal primo congresso di Federterra, riscoprire i problemi, le rivendicazioni, le lotte di inizio Novecento fornisce uno strumento utile per riflettere sul nostro presente e sulle battaglie per la giustizia sociale da intraprendere
Il presidente Erdogan punta deciso sulla costruzione di una centrale nucleare per garantirsi il sostegno degli oligarchi dell’energia alle prossime elezioni. E poco importa se il Paese è a forte rischio sismico e non è preparato a gestire le scorie e se il 64% dei turchi è contrario. Per lui si tratta di «traditori»

Un lavoro pulito

Il carattere sociale della transizione verso la ripresa appare ancora in ombra. C’è bisogno di scelte che confermino la volontà del governo di andare verso una crescita, non solo quantitativa, ma soprattutto qualitativa. Ed equa. Che non penda cioè solo dalla parte delle imprese
La legge contro i femminicidi e per le vittime di reati intenzionali violenti non indennizza tutti i sopravvissuti
In Italia ci sono strutture ospedaliere dove il 100% dei ginecologi è obiettore di coscienza. La legge dice che le strutture sono comunque obbligate a garantire alle donne un percorso per l’interruzione. Ma questo non avviene praticamente mai
Ostacolare in ogni modo, con un esercito di medici obiettori, chi sceglie di abortire. Propalare il dogma antiscientifico che l’aborto sia un omicidio. E, ultima novità, considerare «martiri» i feti abortiti. Così la Chiesa combatte la sua feroce battaglia contro l’identità e la libertà delle donne
Come mai quando una donna uccide il figlio si riscontra sempre una qualche patologia psichiatrica, mentre se il responsabile è un uomo si assiste a una vera e propria levata di scudi contro anche la sola ipotesi che alluda a un gesto “folle”?
A proposito di violenza contro le donne e di negazione della loro identità, non è violenza ostacolare con dogmi antiscientifici la scelta di abortire? Non è violenza dare dell’assassina a chi interrompe una gravidanza? Non è violenza anteporre il proprio credo religioso alla salute psicofisica della donna? E colpevolizzarla definendo “martiri” i feti abortiti, come vuol fare la Chiesa?
Ogni giorno nel mondo 137 donne vengono uccise dal partner, dall’ex o da un parente. I femminicidi non avvengono mai all’improvviso ma nessun Paese, compresa l’Italia, investe adeguatamente in tutela delle vittime e azioni di prevenzione e contrasto. Pesano le zavorre culturali di matrice patriarcale e religiosa. L’allarme di ActionAid