Nel nuovo millennio i conflitti sono diventati strumenti per “esportare la democrazia” e si uccide con le bombe “intelligenti”. Ma è guerra anche quella dichiarata dai sovranisti ai migranti che solo nel Mediterraneo ha prodotto 40mila vittime
Parlare ancora di petrolio, oggi, dovrebbe risultare anacronistico. Ci si sarebbe aspettato che il falso mito di ricchezza e benessere diffuso che l’oro nero porta con sé avesse finalmente fatto largo ad altre forme di...
Il 5 novembre si è aperto a Caltanissetta il processo ai presunti responsabili del depistaggio che l’ex procuratore nisseno Sergio Lari definì «il più clamoroso della storia italiana». Quello messo in atto per coprire i mandanti del massacro di Paolo Borsellino e della sua scorta
La Corte costituzionale incalza il Parlamento: avete un anno per legiferare sul fine vita. Il caso dell’aiuto al suicidio di Dj Fabo da parte di Marco Cappato innesca un precedente storico e obbliga le due Camere ad affrontare la discussione
Non può esistere un Paese moderno che scarichi tutto il peso della fiscalità sulla parte più debole della popolazione
Il 4 novembre non c’è nulla da celebrare. Nazionalismo, riarmo, confini incerti e razzismo: la Prima guerra mondiale continua a produrre i suoi effetti. Cento anni dopo sarebbe ora di fermarla. Si deve, si può. Sarebbe la vera vittoria
Il fascista Bolsonaro ha preso il potere in Brasile. Il neo presidente (che si dichiara a favore della tortura e dice che Pinochet avrebbe dovuto uccidere più persone) ha subito ringraziato Matteo Salvini per il...
Ogni Stato nell’Ue non può ricorrere al debito. L’unica via d’uscita percorribile da sinistra? L’unione fiscale e quindi, di fatto, politica. L'analisi del docente di Scienza delle finanze all'Università di Bari
Le attività umane hanno riscaldato il pianeta di un grado rispetto ai livelli preindustriali. Arrivare a due gradi sarebbe catastrofico: scioglimento dei ghiacciai, inondazioni, danni per la pesca e l’agricoltura. Urge una svolta. Che potrebbe creare un milione di posti di lavoro
Divisione in classi e diseguaglianze sociali, censura, ma anche cambiamenti vorticosi. Questa è la Cina di oggi raccontata dallo scrittore Yu Hua che preconizza con una battuta: «Tra 50 anni anche i giornali italiani saranno di proprietà cinese»













