È un Paese lacerato dalle disuguaglianze sociali, ai livelli del 1905, quello che il 18 marzo elegge il nuovo presidente. Eppure sembra scontata l’ennesima vittoria del principale responsabile. Putin, che otterrebbe il quarto mandato dal 1999, in cambio del voto promette di far tornare la Russia una potenza mondiale, non solo in campo militare
In uno strano mix tra progettazione culturale e consumismo nella megalopoli cinese è boom di spazi dedicati non solo ai libri ma anche al teatro, a performance, laboratori artigianali e moda. Luoghi dove il mondo digitale incontra quello cartaceo
La proposta di Di Maio è priva dell’idea di sostegno di base universale e incondizionato propria del Rdc. Come il Rei di Renzi, si rifà ad una concezione lavorista della società, e punta ad amministrare la miseria anziché eliminarla. Eppure in Europa gli esempi positivi ci sono
Vittorio Foa diceva di lei che faceva politica con la poesia. E non a caso si intitola “La corsara” il libro che Sandra Petrignani ha dedicato alla scrittrice. La racconta così: «Battagliera in Parlamento, minimalista in letteratura e con un grande senso di giustizia»
I media e certi politici, a partire dal sindaco Nardella, hanno negato che dietro l’omicidio di Idy Diene a Firenze ci fosse il movente xenofobo. Per cui Pirrone sarebbe solo una persona che non sta bene mentalmente e che ha sparato “a caso”. Chi uccide
per razzismo sarebbe dunque sano di mente?
Il trionfo pentastellato nel Meridione suona come uno schiaffo liberatorio a famiglie storiche, capi-bastone e signori dei voti. Messe da parte le clientele, a fare breccia è di nuovo il politico “affabulatore” con i suoi comizi. Ma si tratta di un voto volatile, che rende superflua una mobilitazione reale
Che alle elezioni vincessero le destre era, purtroppo, ampiamente prevedibile. Il risultato del voto non ci ha stupito ma, non per questo, è stato meno doloroso. “C’è sinistra dopo il 4 marzo” avevamo titolato pensando...
Più investimenti pubblici, più diritti sindacali e lotta alla corruzione: il Partito belga del lavoro accumula consensi a sinistra rispolverando senza timori anticapitalismo e “lotta di classe”. Mentre la crisi della socialdemocrazia non ha freni
Un sibilo, le bombe sonore dei soldati israeliani, la maschera antigas sul comodino, lacrimogeni ovunque per difendere un insediamento di coloni. Cammini, respiri e sputi sangue. Per le strade percorse da Ahed Tamimi, finita in carcere a 16 anni per uno schiaffo
Niente ferie, una paga misera, l’obbligo di essere impeccabili e gentili fino all’ossessione. La chiamano “economia della condivisione”, racconta Riccardo Staglianò, in realtà è un business che garantisce alti profitti, esentasse, ai big del settore. E il welfare si scioglie