In attesa di conoscere a fondo la variante Omicron, il microbiologo Andrea Crisanti avverte: Test antigenici e tracciamenti sono un fallimento
Terza dose subito e niente panico per la variante Omicron. Ma i test antigenici e il tracciamento dei positivi al Covid sono un fallimento conclamato. Cosa si aspetta a investire di più e meglio in prevenzione e vigilanza territoriale? Ne parliamo con il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, e con il microbiologo Andrea Crisanti
«Il vaccino è un’arma straordinaria per ridurre i casi di malattia grave e quindi le ospedalizzazioni e i decessi» ma ci sono anche «armi integrative a cui non possiamo rinunciare», dice Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe. Ecco come dovremmo ricalibrare la lotta al virus, per contenere la quarta ondata e ridurre i rischi di nuove varianti come Omicron
La serie tv "Strappare lungo i bordi” del fumettista romano è un j’accuse poetico e potente sulle aspettative deluse di una generazione che vive in perenne tensione tra un ordine sociale opprimente e lo slancio ideale dell’adolescenza
Fu la prima ed unica donna architetto in età moderna e dovette sempre lottare perché il suo lavoro venisse riconosciuto. Ora la mostra alla Galleria Corsini a Roma rivela finalmente l’opera di Plautilla Bricci, pittrice e architettrice. Che costruì una villa a forma di vascello sopra uno scoglio
Dopo il fallimento di un anno fa, India e Sudafrica ripropongono al Wto la sospensione temporanea dei brevetti sui vaccini anti-covid per accelerare la produzione e immunizzare quella metà del mondo ancora senza una dose. La partita decisiva inizia il 30 novembre
Cinque esponenti politiche progressiste spagnole hanno intrapreso un dialogo per costruire una piattaforma che metta al centro i giovani, le donne, la politica della cura e l’ambiente. Con lo stesso entusiasmo degli Indignados o delle prime assemblee di Podemos
A 120 anni dal primo congresso di Federterra, riscoprire i problemi, le rivendicazioni, le lotte di inizio Novecento fornisce uno strumento utile per riflettere sul nostro presente e sulle battaglie per la giustizia sociale da intraprendere
Il presidente Erdogan punta deciso sulla costruzione di una centrale nucleare per garantirsi il sostegno degli oligarchi dell’energia alle prossime elezioni. E poco importa se il Paese è a forte rischio sismico e non è preparato a gestire le scorie e se il 64% dei turchi è contrario. Per lui si tratta di «traditori»

Un lavoro pulito

Il carattere sociale della transizione verso la ripresa appare ancora in ombra. C’è bisogno di scelte che confermino la volontà del governo di andare verso una crescita, non solo quantitativa, ma soprattutto qualitativa. Ed equa. Che non penda cioè solo dalla parte delle imprese