«Non credo che nel Labour si voglia tornare su posizioni più centriste» prevede Laura Parker. L’ex coordinatrice di Momentum è impegnata nel congresso che porterà alle primarie del 4 aprile per eleggere il nuovo leader. «C’è una consapevolezza diffusa che ormai le disuguaglianze siano insostenibili»
Se n'è andata Giulia Ingrao, sorella di Pietro. Per ricordarla, pubblichiamo un suo articolo uscito su Left il 3 giugno 2017. È un appello appassionato alla sinistra con un'attenzione particolare ai giovani e alle donne
We met some Iranian students who are apprehensive from our country about the repressive crackdown on protests adopted by Iran’s authorities. "It is not true - they say - that people go out into the streets only against the rising prices of bread: people ask for democracy and freedom”.
Eclettico, visionario, l’artista cretese che inaugurò il secolo d’oro della pittura spagnola, fino al 10 febbraio, è protagonista di una spettacolare mostra al Grand Palais
Ogni volta che il governo italiano ha dato una stretta ai rapporti diplomatici con l’Egitto sono stati fatti importanti passi avanti nelle indagini. Ma sono ormai oltre due anni che il regime di al-Sisi gode di una certa morbidezza da parte delle nostre istituzioni
Parlando di “Consiglio delle ministre” ha scatenato la Real Academia Española della lingua. Poi, tra i mugugni dei reazionari (e qualche scivolone) ha nominato nei dipartimenti esperte nei diritti di genere, lgbti e delle persone di gruppi etnici diversi
L’elezione del socialdemocratico Zoran Milanovic´ è un freno ai rigurgiti dell’estrema destra. E segnala un rifiuto delle posizioni reazionarie della Chiesa, soprattutto tra i più giovani. Ma nel Paese resta diffusa la xenofobia e fortemente radicata una visione anti-immigrazione
La coalizione Psoe-Unidas Podemos è un evento storico per la Spagna e un cambio di passo in Europa contro il neoliberismo. Lo si vede anche dalla reazione delle destre che rievocano il passato oscuro del Paese
Una buona parte dell'Iran non piange Soleimani ma i ragazzi arrestati, torturati e uccisi durante le recenti proteste contro il regime
Scenari di guerra che Trump - dopo l’uccisione di Soleimani - sostiene di non voler scatenare. Dall’Iraq allo Stretto di Hormuz, fino in Libia entrata nel mirino di Erdogan, ritroviamo gli stessi “attori” che in questi anni hanno curato i propri interessi creando conflitti a casa d’altri