Per una città che ha plasmato la sua identità sui diritti e le libertà negate nel resto della Cina, la veglia del 4 giugno in ricordo del massacro di Tian’anmen ha incarnato l’unicità di Hong Kong e la sintesi di tutti i valori della metropoli
La tecnica del placcaggio faccia a terra che ha ucciso Floyd è adottata anche dalle nostre forze dell’ordine
Il 30 maggio, a Gerusalemme, Eyad al-Halak un giovane disabile palestinese è stato assassinato a sangue freddo dalla polizia mentre gettava la spazzatura. È l’ennesima vittima civile della pratica israeliana “Sparare per uccidere” giustificata dalla stessa logica razzista e discriminatoria che c’è dietro l’omicidio di Floyd
Tutto ciò che affligge la società Usa, dagli abusi della polizia alla scarsa assistenza sanitaria e alla mancanza di un welfare adeguato, è legato al razzismo strutturale. Per questo la rivolta degli afro-americani scoppiata dopo l’omicidio di George Floyd è diventata la lotta di tutti gli americani
Per 8 lunghissimi minuti e 46 secondi l’agente Dereck Chauvin è stato con un ginocchio sul collo di George Floyd, 46enne afroamericano fermato per strada perché sospettato di aver tentato di spendere una banconota falsa....
Il reddito di sostegno non può essere garantito solo attraverso l’utilizzo degli ammortizzatori sociali. Va pensato un vero piano di rilancio della produzione perché l’obiettivo deve restare sempre lo stesso: creare lavoro per chi lo ha perso, garantirlo a chi oggi lo vede in pericolo
Con l’avallo di Trump, Tel Aviv vuole concretizzare il piano di annessione di un terzo della Cisgiordania. Un luogo simbolico e un’area strategica. L’atto illegale, secondo il diritto internazionale, costringerà al trasferimento forzato 60mila palestinesi
Da Ascoli Piceno a Venezia fino alle più importanti corti europee. Una mostra in Palazzo Pitti a Firenze racconta il poliedrico talento della pittrice marchigiana che intrecciò il proprio percorso con quello di Artemisia Gentileschi, nella città toscana, a Napoli e a Londra
Alcune regole imposte dalla didattica a distanza discriminano gli studenti più poveri, chi non ha un pc o l’accesso a una connessione adeguata. C’è da chiedersi se con questo modo di fare istruzione, asettico e privo di contatto umano, non si stia violando la Costituzione
Il 2020 sarà l’anno di un triste primato. Sfonderanno il tetto del miliardo di euro i soldi pubblici (le nostre tasse) incassati dagli istituti che portano avanti il progetto educativo della Chiesa. Perché la Cei non li finanzia con una piccola parte delle sue immense ricchezze?