«C’è un’emergenza nell’emergenza per la quale le istituzioni non hanno ancora speso una parola», dice chi assiste ogni giorno il proprio familiare non autosufficiente e deve fare i conti, tra l’altro, con la chiusura dei centri diurni e l’assenza di assistenza domiciliare
Un solo media consiglia senza mezzi termini ai tedeschi di rimanere a casa. Una necessità che la politica e le istituzioni, a livello nazionale e locale, ancora non hanno del tutto chiara. Come in Italia tre settimane fa...
L'immagine di papa Francesco che attraversa via del Corso in una Roma pressoché deserta, seguito a pochi passi dalla sua scorta personale. Non indossa la mascherina protettiva, non porta a passeggio nessun cane, non sta...
Diversamente da altri leader europei, Boris Johnson è deciso a rifiutare le misure draconiane per contenere il coronavirus. Una scelta che colpirà soprattutto i più deboli e vulnerabili, frutto di una spietata scommessa costi/benefici tra vite umane e performance economica
In queste ore, mentre sto scrivendo, molti dei Paesi europei si sono decisi a chiudere tutte le attività non essenziali e a restringere la libertà di movimento e di assembramento dei cittadini. La Francia e...
Gli insegnanti si attivano per la didattica a distanza, consapevoli che il web non può sostituire il rapporto in classe. Tra mini video via cellulare per i più piccoli e lezioni frontali su piattaforme digitali, lo sforzo è anche quello di dare certezze in un momento difficile
Rileggere oggi "La peste” di Camus, e magari tutta la sua opera, significa profilassi umana e culturale per comprendere come il destino dell’uomo sia in mano soltanto alla continua lotta o rivolta “etica” di tutti gli uomini e donne
Il virus in Cina sembra quasi domato. Il Paese ha dimostrato una straordinaria capacità di gestione dell’emergenza. Ecco cosa ci distingue e cosa possiamo imparare da loro
Malgrado i rapporti stretti con Cina ed Europa di molti Paesi africani, nel grande continente ad oggi si sono registrati pochi casi di contagio da coronavirus. Ma i sistemi sanitari di cui dispongono, poveri di risorse e strutture, non reggerebbero l’urto di un’epidemia
Il sistema sanitario lombardo si è piegato sotto il peso della pandemia perché negli anni si è dato troppo spazio ai privati. E questi si occupano soprattutto di malattie che “generano profitti”. A colloquio con Vittorio Agnoletto, medico, docente e attivista