«L’arresto dell’ex presidente è un’operazione mirata della destra contro il Partito dei lavoratori, tutti sanno che le accuse sono inconsistenti», dice Ernesto Puhl, dirigente di Sem terra. Obiettivo dei golpisti? Cancellare le riforme sociali e rigettare nella povertà milioni di persone
Dall’internazionalismo che va riscoperto, alla lotta in difesa dei palestinesi e contro le fake news. Colloquio a tutto tondo sulla politica col cineasta britannico. Che accusa il renzismo: «Ha puntato a destra, dopo aver sepolto i valori socialisti, e così ha perso»
Autore di pellicole come Videocracy e La teoria svedese dell’amore, il regista italo-svedese Erik Gandini è a Roma, dal 27 al 29 aprile, per la sua prima retrospettiva italiana, organizzata da Blue Desk al cinema Trevi
Destra e sinistra non esistono più, è una distinzione superata. Sono tanti anni che sentiamo ripetere questa affermazione. Che mi è sempre suonata allarmante. Tanto più se chi la pronuncia si affanna a presentarsi neutro,...
Quattro dimostrazioni che smontano luoghi comuni a proposito della fine della sinistra. Che non è affatto morta, se mai sono morte alcune visioni ideologiche del Novecento. E la democrazia non consente che i governi siano indifferenti verso le diseguaglianze
Gli studi accademici sul Ventennio ci aiutano a distinguere due versioni tra i suoi moderni remake: una storica e una antropologica. La prima è tipica di movimenti come CasaPound e Forza nuova, l’altra è rintracciabile in numerose forze politiche, dalla Lega fino al Pd
Il regista Frederick Wiseman ha girato un documentario nella gigantesca rete pubblica libraria americana. «È la più democratica delle istituzioni ed un antidoto alle disuguaglianze. Rappresenta tutto ciò che il presidente odia»
Fautore della guerra allo Yemen e sostenitore di Jaysh al-Islam in Siria, il principe saudita bin Salman è stato protagonista di un tour tra Parigi, Londra e New York. I diritti umani spariscono, quando in ballo ci sono contratti miliardari, e soprattutto la fedeltà nella sfida contro Teheran
Lo scontro tra i due blocchi contrapposti Est-Ovest per mezzo secolo ha lasciato il posto a uno scenario instabile. Ma la logica delle “zone d’influenza” è la stessa e i primi a pagare sono sempre i civili
Dai messaggi online della popolazione, emerge la drammatica spaccatura del Paese. Da un lato, i lealisti gridano all’«invasione», dall’altro chi si oppone ad Assad si chiede perché tanto clamore per un attacco annunciato, dopo anni di bombardamenti passati sotto silenzio