L'eliminazione di filiali nelle zone "periferiche" del Paese comporta il licenziamento di migliaia di dipendenti e la cessazione di un servizio costituzionalmente garantito. L'allarme della Cgil
Due anni fa denunciammo per primi la vicenda passata in ombra di un cargo italiano che aveva ricondotto a Tripoli un gruppo di migranti soccorsi nel Mediterraneo. Ora nuovi elementi confermano i respingimenti segreti e portano a ipotizzare la complicità della Marina, cioè del Governo, nelle violazioni del diritto di asilo. Abbiamo posto delle domande ai militari. Al momento di andare in stampa non c’è ancora stata risposta
Le destre sono di nuovo a caccia di un capro espiatorio per occultare la sicurezza che davvero manca in Italia
Dietro la tragedia del Mottarone ci sono scelte prese per non perdere il fatturato. Accade anche nei cantieri e nelle fabbriche, quando in nome del profitto si risparmia sulla manutenzione, a scapito della sicurezza dei lavoratori. E allora sorge un dubbio, allargando il discorso...
La dodicesima edizione delle Giornate della laicità si svolgerà a Reggio Emilia da giovedì 10 a domenica 13 giugno 2021, ecco il programma
La riconversione della vecchia centrale a carbone di Civitavecchia in una a turbogas non rappresenta un modello alternativo per la transizione energetica. I cui pilastri invece sono l’eolico offshore galleggiante e il solare. Soluzioni già adottate, e bene, in altri Paesi europei
Nessuna politica industriale, nessun investimento in ricerca e sviluppo di base, nessuna idea di paese che non sia curare il blocco sociale e gli interessi delle forze politiche di destra. Coerente con questo orientamento sono le norme criminogene che il Governo vorrebbe introdurre in tema di appalto di opere, beni, servizi
«Già all’inizio del Ramadan - racconta da Gaza Meri Calvelli, direttrice del centro culturale Vik - Gerusalemme è stata lasciata alla mercé di gruppi di coloni autorizzati a girare armati. Hanno distrutto negozi di arabi e aggredito fedeli musulmani». Poi la situazione è precipitata
Si ribellano al razzismo, all’oppressione, e alla politica di annessione della destra israeliana. E rifiutano Hamas. Sono i giovani palestinesi che, delusi dai partiti e dalle istituzioni, rivendicano il diritto a esistere e ad avere un futuro di pace. In questo numero di Left cerchiamo di dar loro voce, di conoscerli più da vicino, raccontando anche quei loro coetanei israeliani che rifiutano di arruolarsi, che non accettano l’ostracismo teocratico proclamato nel 2018 con la legge su «Israele Stato-nazione del popolo ebraico»
A guidare la protesta palestinese per le strade gerusalemite e israeliane sono i giovani non legati a partiti o istituzioni. E giovani sono gli israeliani delle ronde anti-arabe e delle aggressioni. Generazioni nuove che hanno in comune un elemento: sono entrambe “generazioni post-Oslo”