«È giunto il momento di attaccare, di passare all'offensiva». Così, l'Ejército Zapatista de Liberación Nacional (Ezln) annuncia che si presenterà alle elezioni messicane del 2018. La candidata presidente che si contenderà la guida del Paese...
Un convoglio peshmerga diretto a Mosul
Una coalizione eterogenea ha lanciato l'offensiva contro la città simbolo del Califfato. Il pericolo di rappresaglie anti-sunnite da parte di milizie sciite, il braccio di ferro tra Iraq e Turchia, il ruolo dei curdi e il destino dei miliziani dell'Isis
Dopo Fukushima, in Giappone le elezioni regionali sono state banco di prova per il dibattito sull'energia nucleare. La risposta sembra essere chiara
La disoccupazione giovanile al 40 per cento, l’industria che non va e la competitività perduta. Dopo Joseph Stiglitz, anche Hans Werner Sinn condanna l’Italia e mette in discussione la permanenza nell’Euro
L’operazione per riconquistare Mosul è iniziata, la città nel nord dell’Iraq è l’ultima roccaforte del sedicente Stato Islamico. A difendere la città sono rimasti circa 8000 miliziani di Isis, l’artiglieria aveva già iniziato ad aprire...
Polonia, la Czarny protest per il diritto all'aborto
La società polacca è attraversata da una frattura profonda, culturale e generazionale. La proposta di legge sull'aborto le ha fatte esplodere. Le voci di attivisti e analisti
«Com'è possibile che bombe con codice del nostro ministero della Difesa-Direzione generale degli armamenti siano finite sulla popolazione yemenita? il ministro Pinotti non può e non poteva non sapere» incalza il M5S dopo il Question Time
La settimana della Grecia è iniziata con circa 1 miliardo di euro di nuovi finanziamenti incassati dall’Esm (Meccanismo Europeo di Stabilità), dopo che l’Eurogruppo di lunedì 10 ottobre ha confermato il progresso sul fronte delle riforme. Uno...
Michelle Obama risponde a Donald Trump
Con un discorso emozionato, la first lady distrugge Donald Trump e il suo sessismo ostentato. E le donne, quelle molestate dal miliardario come le elettrici, sembrano averne abbastanza dei "discorsi da spogliatoio"
Il ministro dell’Interno austriaco, Wolfgang Sobotka vuole più respingimenti lungo le frontiere dell’Ue, mentre la Bulgaria fa pressioni su Juncker per entrare ufficialmente nell’area Schengen. Intanto continuano le critiche alla Grecia da parte della Germania