Il 4 ottobre 2018 una nave italiana (la Mare Jonio) ha deciso di impegnarsi nell'operazione Mediterranea per andare là dove le Ong sono state cacciate, in quel pezzo di mare in cui fa comodo ai lupi che le...
Nella città, dove l’asfalto lascia il posto alle piste di sabbia, il governo ha criminalizzato le attività legate al trasporto e all’ospitalità di migranti in transito. Tra le proteste degli attivisti che contestano la presenza dei militari stranieri
A partire da Leopardi, passando per Simmel e Todorov, il docente di filosofia politica riflette su parole ostracizzate dalla politica, come empatia e solidarietà. E di Lucano dice: «È un politico serio. Per chi ci vieta di pensare politicamente è pericoloso. Se lui ha ragione loro hanno torto»
Da quando è entrato in vigore il decreto Sicurezza, la protezione umanitaria non esiste più. Un vulnus che, oltre a rendere non più pienamente applicato l’articolo 10, mette a rischio l’incolumità di migliaia di richiedenti asilo. Compresi bambini e pazienti psichiatrici
«C’è un problema tutto culturale che porta a credere che le risorse siano come una torta e che se arriva qualcun altro presto finisca» osserva il sociologo e saggista Stefano Allievi. «In realtà la torta lievita continuamente. È il numero di “nuove” persone che la fa lievitare»
Ricordate i migranti che Salvini voleva trasferire in Albania, in barba alle leggi e al diritto internazionale? Dopo il calvario nel deserto, le torture in Libia, il naufragio e la segregazione nel porto di Catania in attesa dell’asilo hanno trovato un tetto. Nell’hotspot di Messina
La denuncia riguarda 46 cittadini nigeriani espulsi dall'Italia. Senza nessuna informazione, senza cibo per molte ore, senza la tutela dei loro effetti personali. E fatti tornare in un Paese in cui non c'è il reato di tortura
Non solo razzismo. I giuristi del Coordinamento per la difesa della Costituzione spiegano perché il decreto sicurezza di Salvini è incostituzionale
La squadraccia europea dei populisti di destra guidata da Orbán e consigliata da Bannon alimenta razzismo e misoginia. Per sostituire il neoliberismo con un capitalismo patriarcale. A fare da collante è il pensiero religioso cattolico. Ma c’è chi non si lascia intimidire
Secondo un refrain sovranista, rifugiati e richiedenti asilo sarebbero colpevoli di aver rinunciato a cambiare le cose nel proprio Paese. La realtà evidenzia l’esatto contrario. Gli esuli fanno della loro diaspora uno strumento di resistenza e ribellione per chi non è potuto fuggire