«Proviamo a cambiare noi per primi non dando linfa vitale alle mafie». L'opinione del giurista sulla necessità di un movimento popolare
L'immagine del banco di sardine che, pur essendo individualmente piccolissime, stando vicine, risultano più grandi dello squalo e lo allontanano, è un’immagine potente. C’era un cartello fatto in casa che diceva: “Sardine di tutto il...
Nate all’interno del movimento Migranti e rifugiati di Napoli, gli attivisti di origine straniera rappresentano profughi e sans papier. Ossia i bersagli principali delle politiche salviniane, e non solo. Alla “rivoluzione ittica” chiedono un programma concreto contro il razzismo
«La Costituzione antifascista è l’organo vitale della nostra democrazia» e l’articolo 3 il faro, dice Massimiliano Perna di 6000 sardine, il comitato che da Bologna ha dato il la al movimento
C’è un dato scomparso dalla storia ufficiale, quello di coloro che in Italia hanno perso la vita a causa della detenzione forzata nei centri per immigrati. Luoghi in cui non valevano e non valgono nemmeno le garanzie dei regolamenti penitenziari, spazi pensati esclusivamente come zoo temporanei per persone…
Tutti in piedi a applaudire Marco Cappato che ieri è stato assolto per avere liberato Dj Fabo da una morte che gli era caduta addosso molto prima di essere burocraticamente certificata. E tutti a dire che bravo Cappato, per...
Cambiano i governi, ma i decreti Sicurezza restano. Mentre chi protesta viene multato, e migliaia di titolari di protezione umanitaria stanno per finire per strada
L'impasse del Labour nelle tradizionali roccaforti del Nord non si spiega solo con la posizione poco chiara sull’uscita dall’Ue. Johnson ha pescato nella working class al di fuori delle aree metropolitane perché il programma di Corbyn era considerato troppo “londinese”
L’inquinamento di un’industria chimica rende la vita impossibile sulla costa centro-orientale della Tunisia. Qui i giovani, senza un lavoro e senza un futuro, hanno un solo obiettivo: attraversare il mare e arrivare in Italia. A costo di fare anche gli scafisti
Nel dopoguerra si è fatta strada una narrazione istituzionale edulcorata della nostra presenza coloniale in Africa. Così il silenzio è calato sui campi di concentramento in Libia, sulle armi chimiche in Etiopia, sugli eccidi paragonabili a quelli nazisti in Italia