Su un punto siamo tutti d’accordo: il diritto alla conoscenza è fondamentale perché rappresenta una esigenza irrinunciabile. E in questa fase di crisi sanitaria va garantito con ogni mezzo, trovando il modo perché tutti gli...
Non è un caso da poco quello aperto dalla Procura della Repubblica di Cagliari per epidemia colposa e per altri reati sul Ferragosto vacanziero sardo in cui le discoteche sono rimaste bellamente aperte mentre già...
La densità di popolazione e il 95% dell’acqua inquinata sono potenziali "superdiffusori" del virus. In Italia è partita una campagna di solidarietà per aiutare gli ospedali palestinesi
Dalla Lombardia arriva una testimonianza sulla gestione della sanità e sulla difficoltà a fare i tamponi. Nel servizio pubblico, ovviamente
Più investimenti nella sanità pubblica, patrimoniale e soprattutto un reddito universale. Un nuovo lockdown si può affrontare solo risolvendo la contraddizione tra tutela della salute e vincoli economici. E quindi garantendo a chiunque un diritto all’esistenza al di là del lavoro
Con pragmatismo e indifferenza il governo si è limitato a raccomandare di evitare luoghi affollati. E pochi indossano la mascherina. A fine ottobre l’andamento dei nuovi contagi giornalieri ha raggiunto il valore di 200 nuovi casi ogni milione di abitanti con un tempo di raddoppio di 8 giorni
Ridurre i contagi evitando un lockdown duro sarebbe l’ideale. Ma come fare? Lo abbiamo chiesto al fisico Giorgio Parisi, presidente dell’Accademia dei Lincei: «I numeri sono fuori controllo, non si può agire alla cieca: con un database nazionale si potrebbe fare un tracciamento più preciso dei contatti»
Il discorso della cancelliera Merkel nel primo giorno del lockdown leggero in Germania. Un discorso deciso, illuminato, coerente e coraggioso
Entro poche settimane sarà annunciata negli Usa l'approvazione del primo vaccino anti-Covid19, salvo imprevisti "dell'ultimora". Numerosi indizi dicono che sarà quello prodotto da Pfizer. In dirittura d'arrivo anche il CansinoBio cinese. Ne parliamo con il biotecnologo del Karolinska Institutet di Stoccolma Valerio Azzimato
«L'80% del capitale azionario mondiale è nelle mani di meno del 2% degli azionisti e il Covid sta accentuando le disuguaglianze sociali» dice l’economista Emiliano Brancaccio. Di fronte a tale situazione «Keynes non basta. Serve una nuova logica di pianificazione collettiva»